Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 20 gennaio 2012 alle ore 18:48.

My24

Quale è l'attuale limite minimo per un prelievo di contanti dal proprio conto corrente bancario o postale e risponde al vero che per ogni prelievo si deve dare una giustificazione all'istituto di credito?
Non vi sono limiti minimi o massimi per i prelevamenti e/o i versamenti sui propri conti correnti bancari o postali, salvo quelli contrattualmente stabiliti dall'intermediario finanziario di riferimento in caso di prelevamenti allo sportello bancomat o postamat, e salvo, naturalmente la provvista che si ha a disposizione. Naturalmente, ai sensi della disciplina antiriciclaggio, gli intermediari finanziari hanno l'obbligo di verificare adeguatamente la clientela e registrare le informazioni acquisite affinché possano essere utilizzate per qualsiasi indagine su eventuali operazioni di riciclaggio.
Essi hanno altresì l'obbligo, ai sensi dell'art. 41, comma 1, Dlgs 231/2007, qualora sospettino o abbiano ragionevoli motivi per sospettare che siano compiute operazioni illecite, di segnalare tali operazioni "sospette" all'Unità di informazione finanziaria. La segnalazione discende da una valutazione concreta, effettuata dall'intermediario, circa le caratteristiche, l'entità, la natura dell'operazione o da qualsivoglia altra circostanza tenuto conto della capacità economica e dell'attività svolta dal soggetto cui è riferita.
In ogni caso, ai sensi dell'art. 41, comma 1, cpv e ai sensi della Circolare interpretativa del ministero dell'Economia e delle Finanze del 11 ottobre 2010 prot. 297944, criteri di individuazione dell'operazione sospetta si ritengono: a) l'operatività in contante della clientela, anche per importi sotto la soglia limite di cui all'art. 49 (ovvero trasferimenti tra soggetti diversi di denaro contante o i titoli o libretti al portatore aventi importi pari o maggiori a 1.000 euro), quando questa appaia frequente e/o ingiustificata, alla luce del patrimonio informativo complessivo del segnalante; b) le operazioni di versamento o prelievo di contante effettuate con intermediari finanziari di importo pari o superiore a 15.000 euro. La Banca d'Italia, inoltre, su proposta della Uif, emana periodicamente indicatori di anomalia per l'individuazione delle operazioni sospette, cui comunque prescinde una valutazione globale della fattispecie sempre da parte dell'intermediario.

Devo pagare una fattura di 1.500 euro in tre rate 500 euro cadauna, posso pagare le rate in contanti?
Il pagamento di una fattura rateale, le cui rate corrisposte in contanti siano di importo inferiore a 1.000 euro, non viola la previsione di cui all'art. 49 del Dlgs n. 231/2007. Il chiarimento è stato fornito dall'Ufficio italiano cambi (oggi sostituito dall'Uif) secondo cui la pluralità di pagamenti a scadenze prefissate è frutto di un'ordinaria dilazione di pagamenti che scaturisce da un preventivo accordo delle parti.

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.