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Questo articolo è stato pubblicato il 20 gennaio 2012 alle ore 18:48.

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Il comportamento descritto dal lettore è corretto. Infatti è possibile effettuare il trasferimento di denaro contante tra soggetti diversi per un importo non superiore a 999,99 euro. La parte eccedente deve essere trasferita, come si è verificato nel caso di specie, attraverso strumenti di pagamento tracciati (assegni bancari non trasferibili, bonifici bancari, eccetera).

Gradirei avere una risposta relativamente alla normativa che vieta il pagamento in contanti oltre la soglia dei 1.000€. In particolare vi chiedo se, recandomi presso lo sportello della mia banca per fare un prelievo in contanti di 1.500€ per esempio (ed avendone naturalmente la disponibilità sufficiente sul conto), sia corretta la risposta dell'addetto che mi comunica (e non procede!) l'impossibilità di dare seguito alla mia richiesta perché l'importo supera i nuovi limiti imposti dalla legge.
Il Governo Monti ha ridotto a 1000 € la soglia per il trasferimento dei contanti. Pertanto, a decorrere dal 28 dicembre 2011, è vietato il trasferimento di contante effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quando il valore oggetto di trasferimento sia complessivamente pari o superiore a 1.000 €. In ogni caso il trasferimento può essere effettuato qualora venga eseguito per il tramite di banche, istituti di moneta elettronica e Poste Italiane S.p.A.
Per quanto previsto dalla norma non sembra corretta la risposta fornita dall'addetto della banca in quanto il lettore non stava effettuando alcun trasferimento di contante tra soggetti diversi, ma si stava limitando ad effettuare un prelievo di somme dal suo conto. Inoltre, l'eventuale trasferimento veniva effettuato tramite la banca.

Come avvocato che si occupa solo di diritto penale, ho clienti extracomunitari, irregolari sul territorio e, ovviamente, sprovvisti di codice fiscale, conto corrente eccetera. Costoro possono pagare solo in contanti, per cui che fare? Solo versamenti in banca nel rispetto della soglia, oppure anche versamenti superiori, ovviamente coperti da regolare fattura? E se, per ipotesi, dieci clienti pagano lo stesso giorno ognuno 999 euro, l'avvocato cosa deve fare? Versare cautamente ogni pagamento a distanza di tempo per non far scattare segnalazioni oppure può versare in unica soluzione emettendo poi le fatture relative a ogni pratica?
Le operazioni di prelevamento e di versamento bancario oltre la soglia di 999,99 euro non sono di per sé irregolari. Infatti in questo caso manca il presupposto essenziale affinché si configuri la violazione, cioè il trasferimento di denaro contante (oltre la soglia) a qualsiasi titolo tra soggetti diversi. Conseguentemente la banca non dovrà effettuare alcuna segnalazione di infrazione. La violazione si sarà verificata solo laddove il professionista abbia incassato in contanti una fattura relativa alle prestazioni professionali di importo superiore al predetto limite massimo. Si tenga però presente che il continuo e frequente ricorso all'utilizzo di denaro contante e quindi anche i continui versamenti bancari di importo consistente potrebbero indurre l'istituto di credito a effettuare una segnalazione di operazione sospetta. In buona sostanza, la banca potrebbe sospettare che il denaro contante è il frutto di operazioni di riciclaggio e pertanto dovrebbe effettuare obbligatoriamente la segnalazione. Il sospetto è il risultato di una valutazione soggettiva effettuata dalla banca.

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