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Questo articolo è stato pubblicato il 11 luglio 2010 alle ore 20:39.
JOHANNESBURG - Trenta minuti di cerimonia, non uno in più. Colori, luce, buio, elefanti e tutti a chiedersi se Mandela sarebbe arrivato. Eccolo a chiudere la cerimonia trasportato su un piccolo van. Saluta, saluta, questa è la sua notte: lui l'ha voluta e per lui dalla curva si alza il coro "madiba madiba". Prima sul prato del Soccer City centinaia di ragazzi hanno creato la bandiera del Sudafrica per poi ballare a perdifiato.
E un'infinita banda di bianco vestito camminava e lasciava la scia delle 32 bandiere dei paesi partecipanti. Di nuovo buio, al centro, da una pagina di giornale strappata escono i gol più belli, le bandiere, i ragazzi del Ghana, la delusione di Diego, un grande riassunto del mondiale che sta per finire. Un ultimo immenso grazie a tutti, tifosi, giocatori, volontari, si disegna sul prato: è un grazie in tutte le lingue del mondo. Ora è tempo di togliere i teloni e giocare.