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Questo articolo è stato pubblicato il 06 settembre 2011 alle ore 22:59.
L'ultima modifica è del 06 settembre 2011 alle ore 11:01.

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Ore 11,07. La Lega insiste: contributo di solidarietà per i calciatori
La Lega Nord insiste sul contributo di solidarietà a carico dei calciatori. L'unico emendamento alla manovra presentato dal Carroccio in Aula al Senato prevede l'introduzione del contributo del 10% per i redditi da 500mila euro e fino a un milione e del 20% per i redditi superiori.

Ore 11,00. Romani: al momento non è prevista alcuna modifica alla manovra
Al momento non è previsto l'inserimento di modifiche nella manovra economica. Lo ha detto il ministro dello sviluppo economico Paolo Romani dopo l'invito di ieri del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a inserire misure più efficaci. «Al momento non c'è la previsione che in questi due giorni, appena si apre dibattito parlamentare, possano essere introdotte queste modifiche», ha detto Romani intervistato da SkyTg24. «Certamente - ha aggiunto - noi abbiamo lavorato in un periodo eccezionale e dato risposte eccezionali».

Ore 10,59. Bersani: correggere la manovra e avviare governo di transizione
«Se si correggesse con serietà la manovra e si avviasse un percorso» che porta a un governo di transizione «si potrebbe arginare la sfiducia» dei mercati e degli elettori. Così il segretario del Pd, Pierluigi Bersani.

Ore 10,57. D'Alema: la protesta va ascoltata
«Si tratta di una protesta immensa di cui bisogna capire il peso e che va ascoltata». Lo ha detto Massimo D'Alema, presidente del Copasir, a Genova per la manifestazione in occasione dello sciopero generale della Cgil. «Questa manovra – ha aggiunto - è percepita come ingiusta perché, ancora una volta, scarica i costi maggiori sui cittadini più deboli e non contiene nulla per il lavoro, lo sviluppo e la crescita del Paese.

Ore 10,45. Bersani: tagliare l'articolo 8
«Bisogna tagliare dalla manovra l'articolo 8, che non c'entra niente con la crescita e finora ha soltanto diviso il mondo del lavoro e complicato la vita a un paese che é già in grave difficoltà», ha affermato il segretario del Pd, Pier Luigi Berdani, prendendo parte al corteo organizzato dalla Cgil in occasione dello sciopero generale contro la manovra correttiva in discussione al Senato. Il Pd, ha detto Bersani, é pronto «a ridurre all'essenziale i propri emendamenti» alla manovra, ma il governo deve rinunciare alla fiducia «che é un segnale di debolezza».

Ore 10,25. Presentati 400 emendamenti
Sono circa 400 gli emendamwenti alla manovra presentati in aula al Senato. Circa 90 portano la firma del Pd e altrettanti dell'Idv. L'esame della manovra nell'Assemblea di Palazzo Madama parte oggi pomeriggio alle 16,30 e l'ipotesi più accreditata é quella di giungere al voto finale nella giornata di domani anziché entro sabato, come era già stato previsto della conferenza dei capigruppo. Una nuova riunione dei capigruppo, convocata per oggi alle 12, definirà la nuova tabella di marcia.

Ore 10,42. Occhi puntati sui mercati
Riunioni in corso e misure all'esame questa mattina in attesa che la manovra approdi, nel pomeriggio, nell'aula del Senato. Gli occhi sono puntati sui mercati per vedere se sarà necessario, anche dopo l'appello del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rafforzare subito la manovra.

Ore 10.30. Le nuove misure sul tappeto
Rispunta l'ipotesi di un aumento dell'Iva e di un nuovo contributo di solidarietà sui redditi altissimi, ma anche a una mini-patrimoniale, magari per un periodo determinato, sui beni. L'ultima carta da giocare, che non convince Tremonti, sarebbe l'aumento di un punto di tutte le aliquote Iva. Aumento già previsto nella manovra come clausola di salvaguardia se non verranno raggiunti gli obiettivi finanziari prefissati. Se invece si aumenta subito l'imposta sul valore aggiunto in maniera esplicita potrà andare, spiegano fonti tecniche al lavoro, solo a miglioramento dei saldi e non potrà più dunque essere utilizzata in delega fiscale per la riforma.

Ore 10,16. Camusso: una contromanovra per non finire nell'abisso
«Quando si è sull'orlo dell'abisso bisogna fare un passo indietro», ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, in corteo a Roma per lo sciopero generale proclamato dal suo sindacato contro la manovra. «Il paese è in una situazione molto difficile e per questo abbiamo proposto una contromanovra che ha esattamente gli stessi saldi, perchè pensiamo che bisogna intervenire rapidamente, ma se si fa il passo sbagliato si entra nell'abisso, invece che fare un passo indietro».

Ore 10,14 - Di Pietro: Napolitano sciolga le Camere
«Napolitano dice che questa manovra non va bene? E allora sciolga le camere e si vada a votare», ha detto Antonio Di Pietro, in piazza con la Cgil. «Faremo l'ostruzionismo per impedire di approvare una manovra che é solo un danno per il paese», annuncia in piazza. «Nessuna scorciatoia, non faremo sconti».

Ore 10,07. Stracquadanio: forse aumento dell'Iva
Nell'iter parlamentare potrebbero rientrare l'aumento dell'Iva e il contributo di solidarietà? «Il primo potrebbe esserci, il secondo no», ha detto Giorgio Stracquadanio, deputato Pdl, partecipando stamattina a Omnibus, su LA7. «Ma non é così rilevante - ha aggiunto - perché torneremo su questi temi tra qualche mese».

Ore 10,00. Vendola: la manovra è vuota
La manovra finanziaria al vaglio del Senato è «vuota» e «attacca soltanto il mondo del lavoro». A dirlo il leader di Sel, Nichi Vendola.

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