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Questo articolo è stato pubblicato il 06 settembre 2011 alle ore 22:59.
L'ultima modifica è del 06 settembre 2011 alle ore 11:01.

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Ore 15,17. Frattini: no alla fiducia sulla manovra
La manovra economica non va blindata con la fiducia, ma bisogna confrontarsi con le forze dell'opposizione costruttive e propositive e approvarla in fretta: questo l'appello lanciato dal ministro degli Esteri, Franco Frattini, dal suo blog, Diario italiano. Approvazione auspicabilmente domani, «di un testo reso più forte e più efficace sulla parte strutturale e per la crescita». Passaggi ineludibili della manovra sono, secondo Frattini, «il nodo pensioni di anzianità» e un intervento sull'Iva «da impiegare per ricerca, innovazione e crescita». Ricordando gli appelli lanciati dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il titolare della Farnesina ha quindi auspicato l'adozione di una «manovra per l'Italia come il nostro grande Paese si merita dinanzi ai mercati e all'Europa».

Ore 15.00. Damiano: la manovra deve essere rivista, poi dimissioni del governo
Per Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro e capogruppo Pd in commissione lavoro, «la manovra deve essere rivista rendendola più equa ed efficace evitando di ricorrere a interventi sull'Iva che colpirebbero in maniera indiscriminata i cittadini. Oltre all'abolizione dell'articolo 8 per Damiano «in questo momento chi ha di più deve dare di più per questo riteniamo sia giusto un contributo di solidarietà del 15% sui patrimoni scudati e una imposta ordinaria sui grandi patrimoni immobiliari basata su criteri fortemente progressivi». Poi «un pacchetto di liberalizzazioni che consenta di rompere gli ingessamenti che bloccano la nostra economia. Inoltre il governo la smetta di proclamare la lotta all`evasione, la faccia seriamente». Un istante dopo l'approvazione, poi, per Damiano «ci vuole un'alternativa politica per questo governo non rappresenta il futuro del paese».

Ore 14,49. Visco: questa manovra è contraddittoria
Vincenzo Visco, ex ministro delle Finanze, ai microfoni di "24 mattino" di Radio 24, ha sottolineato che «questa manovra é contraddittoria, confusa, mutevole e non convincente. L'intervento di Napolitano é chiarissimo. Il presidente é una persona che si rende conto che i mercati non sono convinti e che continuano a spararci addosso e a punirci. Siamo al disastro». Per Visco però é sbagliato il paragone tra grecia e italia fatto da Angela Merkel: «noi non siamo né la Grecia né la Spagna, siamo meglio, ma se siamo gestiti male finiamo anche peggio perché siamo più grandi e con maggiore debito».

Ore 13,05. Berlusconi rientra a Roma: possibile vertice di maggioranza sulla manovra
Il premier Silvio Berlusconi sta rientrando a Roma dopo oltre una settimana di assenza. Al suo arrivo nella capitale è possibile un vertice di maggioranza per valutare le eventuali correzioni alla manovra, dopo che anche il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto ha riconosciuto che «uno sforzo per rendere la manovra ancora più incisiva va fatto», soprattutto alla luce dell'appello del capo dello Stato.

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