Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 28 luglio 2012 alle ore 19:41.

My24

L'argento olimpico di Luca Tesconi nella pistola da 10 metri non cade a caso. L'Italia è il primo produttore europeo di armi sportivo-venatorie (copre circa il 60% dell'intera offerta comunitaria che arriva al 70% se si considerano solo le armi lunghe da caccia e tiro) ed è il più importante paese esportatore nel mondo di armi sportive, commerciali e munizioni. L'export infatti tocca il 90% della produzione, in particolare negli Stati Uniti (circa 45%). Sono pochi i settori che possono vantare una bilancia import-export con questi valori.

In una ricerca commissionata all'Università di Urbino (novembre 2011) sono stati analizzati nel dettaglio tutti i valori economici e occupazionali dell'industria armiera in senso stretto, quelli delle filiere e di tutti i settori collegati (ovvero quei settori che, in modo più o meno diretto, vengono alimentati dallo svolgimento di quelle attività sportive e venatorie per le quali l'uso delle armi costituisce elemento essenziale).

Inoltre è stato valutato quello che viene chiamato l'effetto economico indotto dal settore seguendo il principio secondo il quale il valore generato da un settore si diffonde anche in altri settori creando un effetto moltiplicatore.

Alcuni tra i dati rilevati:
•Il settore in senso stretto (produttori e fornitori) è costituito da: 2.264 imprese, 11.358 occupati e da un valore della produzione (giro di affari) di 486,3
•La bilancia import export è molto positiva. Per le armi le esportazioni ammontano al l'89,8% della produzione, attestandosi a un valore di Euro 240 milioni, mentre le importazioni ammontano a 22,3 milioni.
• Per le munizioni le esportazioni ammontano al 62,2% della produzione, per un valore di 131 milioni, a fronte di 75,8 milioni di euro di importazioni.
•Se al valore della produzione di armi, accessori e componenti si sommano i margini dell'esportazioni di componenti e accessori, il margine dei distributori, quello delle importazioni, dei manutentori e l'Iva si arriva a un valore del settore di 755 milioni.
•ll valore dei settori collegati (domanda per caccia e tiro) ammonta a Euro 3,84 miliardi mentre la relativa occupazione è di 42.889 addetti
•Applicando a tutto questo il calcolo dell'effetto economico indotto si arriva a un valore del settore complessivo di 713.9 milioni di euro e un numero di addetti pari a 94.264.

«Siamo un settore solido, a evasione zero - afferma Nicola Perrotti, presidente dell'Anpam - capace di affrontare a testa alta i competitor stranieri come pochissimi altri possono fare in Italia. Il nostro sviluppo potrebbe essere uno dei volani di ripresa dell'industria italiana ma è messo a rischio ogni giorno dalla burocrazia e dalla confusione legislativa».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.