Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 11 agosto 2012 alle ore 13:19.

My24

Il Settebello vent'anni dopo Barcellona '92 si giocherà in finale la possibilità di vincere la sua quarta medaglia d'oro sempre a Londra dove nel 1948 diventò per la prima volta campione olimpico. Gli azzurri dopo i campioni uscenti dell'Ungheria hanno eliminato i campioni d'Europa in carica. Gli Italiani incontreranno nella giornata conclusiva dei Giochi la Croazia allenata da Rudic. Nella fase a gironi la Croazia aveva battuto gli azzurri 11-6 ma era un'altra Italia, ancora in rodaggio, alla ricerca della sua vera identità e incapace di attuare le indicazioni dell'allenatore Campagna.

«Quello è stato risultato bugiardo, ma ci è servito per ritrovarci - le parole di Maurizio Felugo -. Paradossalmente è stata più difficile contro l'Ungheria, oggi sapevamo che avremmo vinto noi. È stata una grande prestazione di squadra». È lui l'allenatore in acqua che mette in pratica le indicazioni che giungono da bordo vasca del c.t. Sandro Campagna davvero soddisfatto della sua squadra protagonista di una partita «difficile sul piano tattico, ma anche fisico. Abbiamo retto, non ci siamo fatti raddoppiare, c'è stato un gioco corale di difesa e in attacco abbiamo nuotato tanto. Siamo stati abbastanza eroici nella fase finale quando abbiamo mostrato di avere tenuta mentale».

Adesso in finale incontra il suo maestro Radko Rudic, era il suo allenatore alle Olimpiadi di Barcellona: «Sognavo di incontrarlo ma domani saremo nemici». Il Settebello potrebbe aggiungere il "settimo sigillo" al suo medagliere olimpico: per il momento sono tre d'oro, una d'argento e due di bronzo. Ma rispetto alle precedenti squadre si caratterizza per il suo modello di integrazione sia geografico (oltre a tre oriundi, due di origine croata e un ungherese, c'è il cubano Perez) che tattico. È stata una semifinale mai in discussione: solo una volta l'Italia si è trovata in svantaggio: sull'1-2 ma è durata poco.

Giorgetti, Felugo e ancora Gallo hanno restituito agli azzurri quel vantaggio che non hanno più mollato chiudendo col punteggio di 9-7 sulla Serbia. Sulle tribune è subito partito il coro de «'O surdato 'nnammurato» ma con accento ligure e slavo che dava alla canzone napoletana quel tono di integrazione inconfondibile. Ora gli azzurri hanno la possibilità di bissare il titolo di campioni del mondo vinto lo scorso anno a Shanghai: diventerebbe il Settebellissmo.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.