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Questo articolo è stato pubblicato il 27 marzo 2014 alle ore 16:22.
L'ultima modifica è del 27 marzo 2014 alle ore 21:34.

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Ore 9.00. Primo incontro con il Papa alle 10.30
L'agenda istituzionale di Barack Obama, prevede oggi dalle 10.30 alle 11.30 circa, l'incontro in Vaticano con Papa Francesco. In un'intervista al "Corriere della Sera" il presidente Usa ha già espresso parole di elogio e ammirazione per papa Francesco: «Il Santo Padre ha ispirato le genti di tutto il mondo e anche me col suo impegno per la giustizia sociale e il suo messaggio di amore e compassione, specialmente per le persone che, tra tutti noi, sono più povere e vulnerabili. Lui non si limita a proclamare il Vangelo: lui lo vive».

Ore 8.50. Colloquio con Napolitano alle 12
Intorno alle 12 l'incontro con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano dedicato ai principali temi internazionali. A Napolitano Obama ha voluto riconfermare profonda stima. Lo ha fatto attraverso l'ambasciatore a Roma John Phillips che ha definito il capo dello Stato una «roccia», garanzia di «stabilità e integrità per l'Italia». L'ennesimo attestato di stima nei confronti di un «vecchio amico», che per gli Usa rappresenta un importante segnale di continuità in un Paese che ha cambiato 4 premier in tre anni. E che si affianca all'interesse dell'uomo più potente del mondo nei confronti del nuovo premier Matteo Renzi che Obama vedrà a Villa Madama.

Ore 8.45. Nel pomeriggio colloquio e conferenza stampa con Renzi
L'arrivo del presidente Usa è previsto intorno alle 14.30, con una conferenza stampa congiunta intorno alle 15.30. A chiudere la giornata romana del presidente Usa la "passeggiata" al Colosseo. Obama ripartirà e con l'Air Force one la mattina del 28 marzo. Obama ha fatto sapere di non vedere l'ora di conoscere nel dettaglio gli sforzi e i provvedimenti che il governo italiano sta mettendo in campo per blindare i conti, rilanciare una crescita ancora asfittica e contrastare la drammatica disoccupazione giovanile. Ma anche garantire quella stabilità politica da sempre invocata dagli Stati Uniti, che continuano a considerare l'Italia uno strettissimo ed affidabile alleato.

Ore 8.40. Imponenti misure di sicurezza
A scortare costantemente il presidente, in tutto ci sono almeno duecento agenti delle forze speciali statunitensi e dei corpi militari. Per quanto riguarda le forze dell'ordine italiane, il compito di vigilare sulla sicurezza di Obama è affidato alle forze speciali italiane, come i Nocs (Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza) e il Gis (Gruppo di Intervento Speciale). La macchina di prevenzione della questura è in campo con l'impiego complessivo previsto di un migliaio di uomini, tra polizia, carabinieri, guardia di finanza e forestale dispiegati tra Campidoglio, Palazzo Chigi, Vaticano, Quirinale, Villa Madama e Villa Taverna la residenza dell'ambasciatore americano, dove Obama risiederà durante il soggiorno romano.

Ore 8.30. Colosseo off limits
Oggi, in occasione della visita di Obama al Colosseo, il Foro romano e il Palatino chiuderanno anticipatamente alle 13. Poi ci saranno le bonifiche degli artificieri all'interno e fuori dal monumento, seguite dall'arrivo del presidente, che sarà accompagnato nel pomeriggio anche da un archeologo nel suo tour all'interno dell'Anfiteatro Flavio. Una vasta area attorno al Colosseo diventerà zona rossa: dai Fori Imperiali fino all'inizio di via Labicana, compresa l'area pedonalizzata

Ore 8.20. Piano di emergenza al Gemelli
Ad essere mobilitato è anche il Policlinico Gemelli, «pronto per rispondere efficacemente a qualsiasi emergenza sanitaria anche di tipo non convenzionale». Il Piano di Soccorso per Emergenza prevede massima allerta di tutti i servizi, area di trattamento per eventuali attacchi di natura chimica e dotata di tenda per decontaminazione oltre procedure di isolamento ed assistenza in caso di contaminazioni biologiche.

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