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Questo articolo è stato pubblicato il 25 giugno 2010 alle ore 10:37.

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Gli aiuti al fotovoltaico ridotti del 18% nel 2011 (Fotolia)Gli aiuti al fotovoltaico ridotti del 18% nel 2011 (Fotolia)

Il nuovo conto energia per le centrali fotovoltaiche rimane fermo nella sospensione delle sedute della conferenza stato-regioni ma le indicazioni sulla bozza concordata sono ormai definite. L'incentivo italiano all'energia prodotta dai raggi del sole – oggi l'aiuto più appetitoso al mondo, dopo che Germania e Spagna hanno ridotto il loro sussidio all'energia fotovoltaica – scenderà l'anno prossimo del 6% ogni quattro mesi, per arrivare alla fine del 2011 a una sforbiciata complessiva del 18% rispetto a oggi.

Così ridotto, il conto energia rimarrà stabile per il 2012 e il 2013 per cambiare, come ogni tre anni, nel 2014. Queste sono le prime indicazioni anticipate ieri da Stefano Saglia, sottosegretario allo Sviluppo economico, durante la presentazione del portale web Corrente realizzato dal gestore dei servizi elettrici per riunire, in una vetrina unica e coordinata, la filiera italiana delle fonti rinnovabili di energia.

Inoltre Saglia si prepara a stralciare l'articolo 45 della manovra, quello che cancella il ritiro obbligato dei certificati verdi da parte del Gestore dei servizi energetici. Oggi il Gestore ritira le eccedenze di questi certificati verdi e in questo modo genera un prezzo minimo garantito. Il costo non finisce sui costi pubblici perché è pagato dai consumatori con una voce leggerissima della bolletta elettrica. La manovra vuole eliminare questo ritiro da parte del Gestore dei servizi energetici.

«Ma in questo modo la manovra azzoppa il mercato», avverte Saglia. Così il suo obiettivo è – d'intesa con Andrea Ronchi, ministro delle Politiche europee – stralciare del tutto dalla manovra questo contestatissimo articolo 45, ripromettendosi di adeguare il sistema degli incentivi quando entrerà in vigore la prossima direttiva europea sulle fonti rinnovabili, o in alternativa aggiungere all'articolo 45 un passo che ne rimanderà l'entrata in vigore con l'adozione della direttiva europea.

Nel frattempo il Gestore dei servizi energetici rafforza il suo ruolo nella ricerca per l'energia con l'acquisizione – appena formalizzata – della maggioranza dell'Erse, il polo milanese degli studi avanzati che eredita il ricchissimo patrimonio di conoscenze del Cesi Ricerche.

Intanto le imprese dell'energia pulita cercano di coordinarsi attraverso le iniziative del Gestore dei servizi energetici, come il portale Corrente. Si tratta di una "vetrina" di tutta la filiera: fornitori e centri ricerche, produttori e installatori; tecnologie differentissime che vanno dal solare fino ai biocarburanti. Un mondo disgregato che cerca – anche attraverso il nuovo piano d'azione nazionale sulle rinnovabili, appena adottato dal governo – di confluire in un sistema organico. «Con investimenti adeguati e con uno sfruttamento medio delle opportunità nel comparto delle fonti rinnovabili – afferma Emilio Cremona, presidente del Gse – l'Italia potrebbe essere un paese leader dal punto di vista tecnologico, esportando alcuni dei sistemi di produzione del settore delle rinnovabili. Corrente vuole aiutare il comparto perché il paese possa assumere un ruolo di primo piano in un settore importante in notevole espansione, con ritorni di assoluto rilievo per fatturato e occupazione».

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