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Questo articolo è stato pubblicato il 20 dicembre 2010 alle ore 16:02.
Una crescita del 1.400% negli ultimi 4 anni e mezzo. Una media di dieci persone assunte ogni mese per tutto il 2010. Una storia di successo legata al boom delle rinnovabili nel centro-nord Italia. Stiamo parlando di Elettronica Santerno, società di Imola attiva da oltre 40 anni nel campo del l'elettronica di potenza applicata alla conversione di energia, e dal 2006 parte del gruppo industriale Carraro.
«L'azienda – commenta l'amministratore delegato Marco Tecchio – ha compiuto da poco i suoi primi quarant'anni di vita. Siamo attivi sul campo del fotovoltaico sin dalle prime installazioni pilota del 1984, mentre i primi progetti di grandi dimensioni risalgono al 1993-1994». Ma il vero riposizionamento della società sul fronte del fotovoltaico c'è stato solo a partire dal 2005, in concomitanza con il boom del mercato italiano. «Uno dei nostri grandi rimpianti – confessa Tecchio – è che Elettronica Santerno non è stata pronta a salire sul carro del fotovoltaico tedesco nel 2000. L'Italia è partita con dieci anni di ritardo, ma stiamo recuperando terreno».
La crescita, più che rapida, è stata vertiginosa. Il fatturato è aumentato di 14 volte dal 2005, e nel 2010 potrebbe superare di molto i 100 milioni di euro. Il 75% dei ricavi totali è generato proprio dal fotovoltaico; «quattro anni fa, la quota del solare ammontava appena a pochi punti percentuale», commenta Tecchio. Complessivamente, Santerno impiega oggi più di 250 lavoratori, di cui oltre 100 sono stati assunti nel corso dell'ultimo anno, a dispetto della crisi economica.
«Il nostro successo – rileva l'amministratore delegato – è dovuto a numerosi fattori, inclusi quelli territoriali. Prima di tutto, c'è la crescita del mercato in sé; essendo inseriti nel contesto dell'Italia settentrionale, abbiamo potuto stringere legami di partnership e collaborazione con un gran numero di aziende e fornitori lungo tutta la filiera produttiva, il che ci ha permesso di cavalcare appieno lo sviluppo del comparto». Anche la politica di assunzioni ha fatto la sua parte: «Inserendo costantemente nuove risorse umane, infatti, ci siamo assicurati un personale molto motivato, dinamico, con un'età media bassa e un'ottima formazione accademica. Tutte qualità indispensabili per servire al meglio il mercato. Il triangolo Vicenza-Padova-Bologna fornisce ottimi professionisti, provenienti nel primo caso dal mondo delle industrie, e negli ultimi due da importanti poli universitari». L'ultimo ingrediente nel mix di successo di Elettronica Santerno, a detta dell'ad, è l'ampio e bilanciato portafogli prodotti, in grado di competere anche su un mercato globalizzato.
Per il futuro, infatti, Elettronica Santerno punta a crescere sui mercati esteri.
«Grazie al boom del fotovoltaico, il mercato italiano genera oggi il 75% del nostro fatturato - spiega Tecchio -. Già dall'anno prossimo, contiamo di riportare la proporzione al 50-50 tra Italia ed estero. Se nel 2000 non eravamo pronti per cogliere il treno della Germania, oggi vogliamo essere tra i primi a entrare sui mercati emergenti. Abbiamo aperto una filiale già operativa in Sudamerica e una a Shanghai. L'India è sicuramente interessante, anche se non per il 2011. Anche in Europa ci sono mercati con potenzialità inespresse da cogliere, come la Francia e l'Inghilterra».
IN CIFRE
+1.400%
La crescita del fatturato di Elettronica Santerno dal 2005 a oggi.
100 milioni
La soglia di ricavi che Santerno supererà nel 2010, secondo stime dell'ad.
250
i lavoratori impiegati dalla società oggi.
10
le assunzioni effettuate ogni mese dalla società nel corso dell'ultimo anno.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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