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Questo articolo è stato pubblicato il 17 febbraio 2011 alle ore 10:30.

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A nove anni dal suo arrivo a Taranto, Marcegaglia riconverte e rilancia il suo stabilimento. Alla produzione, già in corso, di pannelli per la copertura di tetti e pareti affianca anche la produzione di lamine al silicio amorfo per l'energia fotovoltaica. Marcegaglia ha per questo stretto un accordo con Enel Green Power e lo stabilimento pugliese è la prima realtà dove la nuova tecnologia per le fonti energetiche rinnovabili sarà messa a valore. Sui 13 capannoni industriali che formano il sito, per un'estensione di 90mila metri quadrati, sono state installate le nuove coperture che, tra fine febbraio e inizio marzo, cominceranno a funzionare. Su 3.200 kw di potenza installata, si produrranno 4 milioni di kw/ora che corrispondono al fabbisogno di energia di circa 1.400-1.500 famiglie. Nello stesso tempo l'emissione in atmosfera di CO2 sarà ridotta di 1.900 tonnellate l'anno. L'energia prodotta andrà in parte a coprire le necessità industriali di Marcegaglia e in parte verrà riversata nella rete elettrica. L'impianto tarantino fa capo al 51% a Enel Green Power, la società del gruppo che si occupa di sviluppo e gestione della generazione di energia da fonti rinnovabili, e al 49% al gruppo Marcegaglia

«Sinora - spiega Antonio Marcegaglia, amministratore delegato del gruppo - abbiamo acquistato e assemblato queste lamine di silicio amorfo che sfruttano una tecnologia americana. Col rilancio dello stabilimento di Taranto le produrremo direttamente e contiamo anche di incrementare l'occupazione dagli attuali 150 addetti a circa 250. È un progetto, questo, a cui annettiamo molta importanza sia perchè va in direzione dello sviluppo delle fonti energetiche pulite, e la Puglia col suo posizionamento è sicuramente la regione che può giocare un ruolo leader. A ciò si aggiunga che le procedure autorizzative per realizzare un impianto del genere sono più veloci rispetto a quelle del fotovoltaico a terra. Qui basta una semplice Dia, Dichiarazione di inizio di attività, il che è anche un vantaggio che avrà i suoi riflessi nel nuovo Conto Energia».

Sono recenti le polemiche che in Puglia hanno visto in campo regioni ed enti locali contro la proliferazione del fotovoltaico nelle campagne. E proprio nel Tarantino è sospeso per ora un piano di riconversione dell'ex impianto tessile Miroglio, tra Ginosa e Castellaneta, basato sul fotovoltaico e proposto da una società tedesca per siti che sono risultati vincolati sotto il profilo ambientale. «Ma in Italia i due-terzi di installazioni sono sui tetti, non a terra» dice Ingmar Wilhelm responsabile Business development di Enel Green Power. «Con questo progetto - aggiunge - avviamo una collaborazione con Marcegaglia tesa a creare una filiera industriale nel campo delle rinnovabili».

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