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Questo articolo è stato pubblicato il 02 maggio 2011 alle ore 17:40.

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Smart grid decisive per la road map europeaSmart grid decisive per la road map europea

Efficienza energetica, cogenerazione, smart grid, ricerca scientifica: sono punti chiave per lo sviluppo di strategie sostenibili che emergono dallo studio Responsible energy for european regions (Refer). Di recente la Commissione europea ha segnalato che l'efficienza energetica entro il 2020 potrebbe raggiungere un incremento del 10%, la metà rispetto all'obiettivo prestabilito: le prime stime evidenziano che dovranno essere introdotte entro due anni modifiche nelle attuali politiche per l'ambiente in modo da arrivare al traguardo del 20%.

Ma le regioni dell'Unione europea hanno già accumulato progetti che valorizzano le risorse del territorio per ridurre gli sprechi nella filiera della produzione e del consumo di energia. Secondo l'analisi di Refer, elaborata dall'Assemblea delle regioni d'Europa (Are) e da GE energy, sarà decisivo il ruolo della smart grid: è un network "intelligente" che abilita, per esempio, la gestione e l'integrazione delle fonti rinnovabili.

E permetterà di adoperare gli "smart meters": sono dispositivi per il monitoraggio in tempo reale dei consumi domestici che, quindi, possono contribuire a diffondere tra i cittadini una cultura del risparmio e della pianificazione. In particolare, l'introduzione di smart grid nell'edilizia residenziale faciliterà la diagnostica delle inefficienze, a partire dagli elettrodomestici. Per esempio, le reti "intelligenti" possono rilevare i malfunzionamenti di condizionatori d'aria, pompe di calore, sistemi di ventilazione. Inoltre lo studio Refer sottolinea che il progetto dei cento villaggi nel laender tedesco Baden-Württemberg diventa un modello per la cogenerazione: è un'area industriale dove risiedono undici milioni di persone e hanno stabilimenti i colossi dell'economia nazionale, come Daimler, Porsche, Bosch e Sap.

Le città dell'area puntano a recuperare gli scarti e ottenere risparmi fino al 25%. All'efficienza energetica e alla cogenerazione si affianca la ricerca scientifica sulle rinnovabili. In Francia, segnala l'analisi Refer, è in corso il programma Preludde II che investe un budget di 48 milioni di euro per lo sviluppo di tecnologie solari fotovoltaiche, eolico, geotermico, biomasse. L'economia verde stimola nuovi posti di lavoro: secondo la Commissione europea in cinque anni gli investimenti in fonti pulite hanno raddoppiato gli occupati da 230mila a 550mila unità. Secondo una ricerca di McKinsey la metà degli executive considera la sostenibilità "molto" o "estremamente" importante in un'ampia gamma di aree che includono lo sviluppo di nuovi prodotti, la costruzione della reputazione e le strategie aziendali. E l'attenzione per l'ambiente diventa una risorsa per la competitività e l'innovazione.

Nei prossimi tre anni Accenture sarà impegnata nel "Cdp - Italy 100 Investor Report 2011": è lo studio che valuta le politiche di sostenibilità delle aziende e le loro emissioni di gas serra. Si tratta di un'iniziativa in collaborazione con il Carbon Disclosure Project: è un'organizzazione non profit che raccoglie informazioni per cinquecento investitori istituzionali su parametri ambientali in grado di contribuire al cambiamento climatico. Lo scorso febbraio Accenture ha inviato un questionario alle prime cento società nazionali per capitalizzazione: i risultati del report saranno pubblicati a novembre.

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