Non solo Veneto. Anche la Lombardia sta diventando un territorio d'eccellenza per lo sviluppo delle rinnovabili. Tradizione manifatturiera industriale, competenze e tessuto imprenditoriale possono essere la chiave per distinguersi nell'arena internazionale. L'esempio è quello della Germania, che in tempi non sospetti ha puntato su un'industria fotovoltaica giovane per trovarsi ben posizionata come sistema-paese quando è nato il mercato.

La Lombardia, partita in ritardo, ha ora un'importante presenza di aziende attive nella catena del valore dell'energia pulita, ora fotografate nella ricerca intitolata «Le imprese lombarde nel settore delle energie rinnovabili», realizzata dalla Fondazione EnergyLab e anticipata al Sole 24 Ore nel suo capitolo introduttivo. Lo studio prende in esame 240 aziende, il 70% delle quali attive nel manifatturiero. La parte del leone la fa il solare (51%). Il 58,3% delle imprese è nato dopo il 2000. Quanto alla dimensione, il dato medio è di 78 dipendenti. Il fatturato totale lordo è di 5,6 miliardi.

Una radiografia interessante, quella della Lombardia dell'energia pulita, realizzata da alcuni fra i migliori docenti universitari italiani. Non a caso, la Fondazione Energylab sviluppa ricerche in collaborazione con gli istituti che si occupano di energia degli atenei soci: Politecnico, Università degli studi, Bicocca, Bocconi e Cattolica di Milano. Altri soci sono Regione Lombardia, Comune di Milano, Fondazione Aem, Fondazione Edison e Rse. Quale lezione si può trarre dallo studio? In un contesto, quello italiano, a scarsa innovazione (il summary innovation index della Commissione Ue ci colloca sotto la media europea) gli investimenti in energia sono cresciuti in controtendenza.

E la Lombardia ha fatto la sua parte. Che cosa manca, per fare il salto di qualità? «La sfida della green economy lombarda passa da uno sviluppo coordinato tra industria, università e sistema degli intermediari finanziari - ha dichiarato nell'ambito della ricerca Filippo Levati, fra gli intervistati del panel –. Ciò all'interno di un contesto istituzionale che fornisca stretegie chiare, con un orizzonte di lungo periodo». Parole da sottoscrivere e rilanciare a livello nazionale.

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