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Questo articolo è stato pubblicato il 13 luglio 2012 alle ore 18:32.

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La green economy non è più soltanto una formula astratta ma, sempre di più, soluzioni e tecnologie capaci di ridurre l'impatto ambientale delle attività economiche e generare business con tanti zeri. Una conferma arriva dai risultati del bilancio 2011 di Ecomagination, il progetto per lo sviluppo di prodotti e tecnologie "green" messo a punto dal colosso General Electric.

Lo scorso anno le vendite del portafoglio Ecomagination hanno consentito alla multinazionale americana di incassare ben 21 miliardi di dollari, oltre il 16,6% in più rispetto al 2010, per una crescita più che doppia rispetto a quella messo a segno da Ge nel suo complesso (+ 6,5%, per un totale di 142 miliardi di dollari di ricavi). L'iniziativa, a partire dal lancio avvenuto nel 2005, ha conseguito entrate per oltre 105 miliardi di dollari. A dispetto del nome, Ecoimagination non riguarda soltanto il circoscritto perimetro delle fonti rinnovabili o delle soluzioni per l'ambiente ma mette insieme anche apparecchi molto "tradizionali" come motori, trasformatori, accumulatori, software, capaci però – rispetto al passato - di ridurre i consumi e l'inquinamento.

Ad esempio, fra i 34 nuovi prodotti e servizi introdotti nel 2011 c'è FlexEfficiency* 50 Combined Cycle Power Plant, una vera e propria entrale elettrica che consente l'integrazione dell'energia proveniente da varie fonti di generazione, tra cui la solare e l'eolica. Oppure il motore alimentato a gas naturale Waukesha 275GL+, in grado di ridurre significativamente il quantitativo di emissioni di gas serra. Ge, inoltre, ha presentato le due prime soluzioni qualificate per Ecomagination: una riguarda l'elettrificazione dei parchi di veicoli e l'altra è Ecomagination Kitchen, una suite di prodotti finalizzata a tagliare del 20% il fabbisogno elettrico nelle cucine.

Lo sviluppo di queste soluzioni passa, ovviamente, per i programmi di ricerca e sviluppo: nel 2011 Ge ha stanziato ben 2,3 miliardi di dollari e vuole raggiungere quota 10 miliardi di dollari di investimenti complessivi nel periodo compreso tra il 2010 e il 2015. Ge e i suoi partner hanno poi finanziato con 134 milioni di dollari i progetti vincitori della competizione Ecomagination challenge, un concorso internazionale che ha visto la partecipazione di innovatori, studenti, imprenditori e start up da tutto mondo, chiamati a proporre idee alla soluzione di problemi "eco" attraverso canali multimediali. La multinazionale americana guarda anche all'impatto ambientale delle proprie attività industriali: nel 2011 Ge ha ridotto l'uso di energia del 19% rispetto al 2004 e ha tagliato le emissioni di gas serra fino a un equivalente di 5,09 milioni di tonnellate di CO2 (- 29% rispetto al 2004). In discesa anche l'impiego delle risorse idriche: lo scorso anno sono stati utilizzati 34,4 miliardi di litri di acqua dolce, per una riduzione del 35% rispetto al 2006 e del 13,5% rispetto al 2010.

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