La Green Economy merita un ruolo importante nel futuro dell'Italia: consente di ridurre l'inquinamento ambientale, può dare un notevole contributo alla crescita e all'occupazione rilanciando il sistema industriale e agricolo e per questo il governo dovrebbe incentivarne lo sviluppo anche attraverso incentivi economici diretti. Lo pensano gli italiani, sia di destra che di sinistra, come è emerso da un sondaggio sull'opinione pubblica condotto da ISPO, l'Istituto presieduto dal Professor Renato Mannheimer.

A commissionare la ricerca è stata VedoGreen, società specializzata nella finanza per le aziende green quotate e private che intendono intraprendere un percorso di quotazione.

VedoGreen, nata proprio per far incontrare il mondo deglio investitori con le imprese, ha presentato a Milano i risultati della II edizione del "Green Economy on capital markets", il primo Osservatorio italiano in grado di dare una visione integrata della finanza, dell'industria e della cultura verde nel nostro Paese. Le società green quotate sulla Borsa Italiana – spiega Anna Lambiase, AD di VedoGreen – dopo un 2011 in forte crescita hanno mostrato nel primo semestre 2012 un ridimensionamento in termini di ricavi (-7%) ed EBITDA (-2%), pur confermandosi nel panorama europeo come il mercato a più alta marginalità (26%). Per il 2012 l'outlook è positivo per UK, grazie principalmente all'importante attività di R&D sviluppata e per i Paesi Scandinavi che mantengono un primato sulla solidità del portafoglio ordini; Francia e Germania prevedono una significativa riduzione dei margini. L'internazionalizzazione, insieme alla focalizzazione sui business con più elevata marginalità, è per tutti la strada da seguire nel prossimo triennio. In quest'ottica si inseriscono le iniziative di VedoGreen volte a favorire lo sviluppo del Made in Italy green all'estero: la partnership con UK Trade & Investment, che offre un canale privilegiato di accesso al mercato britannico, e il Green Investor Day in programma a Parigi il prossimo 25 gennaio."

L'Osservatorio ha inoltre individuato 50 aziende green italiane con le carte in regola per la quotazione, che esprimono una potenziale capitalizzazione di mercato di 4,5 miliardi di euro e un giro d'affari complessivo di 3 miliardi di euro e un impiego di 7.700 dipendenti.
L'analisi sulla percezione degli investitori rileva grandi potenzialità dell'investimento green nel prossimo decennio, guidato principalmente dall'elevato livello di innovazione che l'industria può offrire nei comparti industriali legati all'efficienza energetica, eco-mobility, smart grids/smart cities e all'edilizia eco-sostenibile.

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