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Questo articolo è stato pubblicato il 18 gennaio 2013 alle ore 15:20.

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Warren Buffet (Bloomberg)Warren Buffet (Bloomberg)

Il business delle energie rinnovabili non sempre si è rivelato dei più remunerativi, nonostante la spinta dei Governi e i sistemi di incentivazione in vigore, come testimonia la lunga lista di aziende del settore fallite o in amministrazione controllata. Ma se a muoversi, con un investimento miliardario, è il terzo uomo più ricco del pianeta (46 miliardi di dollari di patrimonio personale), il leggendario investitore americano Warren Buffett, noto anche come l'oracolo di Omaha, allora è assai probabile che le aspettative di profitto siano positive.

L'ottanduenne multimiliardario, che ha costruito dal nulla la sua fortuna grazie a una ponderata analisi dei costi/benefici di ciascun investimento, nei giorni scorsi ha dato il suo benestare all'acquisizione da parte di una sua società - la MidAmerican Renewables - di un mega parco solare da 579 MW nel Sud della California che, una volta terminato, sarà il più grande al mondo.

Il costo dell'assegno staccato alla Sunpower è di ben 2,5 miliardi di dollari e non si tratta dell'unico investimento della società di Buffett, nata a inizio 2012 da una costola della MidAmerican Energy. Lo scorso anno fu rilevato un altro gigantesco impianto dalla First Solar per 1,8 miliardi di dollari (di cui 967 milioni assicurati da un prestito del Governo americano) che dovrebbe essere completato nel 2014. Altri grandi investimenti sono stati effettuati anche nell'eolico, per complessivi 600 MW. Al momento, la società possiede asset nelle rinnovabili (fotovoltaico ma anche eolico, geotermico e idroelettrico) per circa 1.830 MW.

La formula con cui il multimiliardario americano conta di ripagare questi abbondanti investimenti è più o meno sempre la stessa: stipulare contratti di fornitura di energia verde con le utilities locali. Perché, se è vero è che gli Usa potranno contare in futuro su una sempre maggiore autosufficienza energetica per effetto del boom dello shale gas (gas da scisti), è indubbio che anche negli Usa la spinta verso le rinnovabili è fortissima. Oltre all'endorsement del presidente americano, Barack Obama, i singoli Stati americani – come la California – stanno iniziando ad adottare piani che prevedono quote certe di fabbisogno coperte dalle fonti pulite, come prevede il modello europeo. Inoltre, soprattutto il fotovoltaico, il calo dei prezzi delle tecnologie favorisce gli investimenti finanziari.

Tutto questo spiega perché il mercato solare americano, secondo un recente rapporto Frost & Sullivan, potrebbe attirare investimenti per 20,44 miliardi di dollari da qui al 2016. La passione di Buffett per le energie verdi, insomma, non è un caso isolato: quasi in contemporanea con l'annuncio dell'acquisizione dalla Sunpower, è arrivata la notizia dell'investimento nel progetto Catalina (143 MW nel deserto californiano) da parte di investitori istituzionali come MetLife Insurance, Union Bank e Citi.

Un possibile freno all'espansione del settore è rappresentato dalla possibile fine delle sovvenzioni statali, in scadenza a marzo 2013, che potrebbero essere però prorogate in extremis come successo a gennaio per l'eolico. In attesa della decisione, per i piccoli impianti solari si sta sperimentando con successo il crowdfunding: Solar Mosaic, la società che ha lanciato questo servizio, ha raccolto nei giorni scorsi 313.000 dollari per il finanziamento di quattro progetti solari, grazie a 400 piccoli investimenti privati (da 25 a 30.000 dollari) di altrettanti Warren Buffett in erba.

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