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Questo articolo è stato pubblicato il 05 luglio 2011 alle ore 17:07.

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Energia a km 0. È questo lo slogan di "Officinae verdi Spa", una nuova società nata dalla joint venture fra Wwf, UniCredit e Solon. Un'associazione ambientalista, un partner finanziario e uno tecnologico, leader europeo nel fotovoltaico, per dare vita a un nuovo modello di finanza sostenibile. Ognuno dei tre soci detiene un terzo del patrimonio azionario e ha una propria peculiarità: il Wwf vigilerà sull'impatto ambientale di interventi e impianti; UniCredit supporterà gli investimenti con consulenza e prodotti finanziari dedicati; Solon provvederà alla tecnologia e alla parte logistica, fino alla vera e propria installazione dell'impianto.

Obiettivo: fornire un servizio integrato chiavi in mano
Presidente di "Officinae Verdi" è Gaetano Benedetto, direttore delle politiche ambientali del Wwf Italia, da Unicredit viene invece il vicepresidente, Paolo Fiorentino, e come amministratore delegato è stato nominato Giovanni Tordi, già ad di Sustainability Company. Officinae Verdi opererà con due business unit: una dedicata alle famiglie e una per imprese ed enti. L'idea è quella di fornire un servizio integrato chiavi in mano, tramite kit che combinano fotovoltaico ed efficienza energetica, assistiti da prodotti finanziari ad hoc. L'obiettivo è di generare un risparmio immediato in bolletta da una parte e dall'altra ripagare i costi affrontati per l'investimento iniziale, grazie ai flussi dei ricavi originati dal risparmio energetico del progetto.

Dal mix efficienza-rinnovabili significativi risparmi per famiglie e imprese
Secondo i calcoli di Officinae Verdi, per le famiglie si può superare il 50% di risparmio attraverso l'integrazione efficienza-rinnovabili, per le grandi aziende e gli enti si possono raggiungere in pochi anni diminuzioni dei costi energetici nell'ordine del 30-35%. Come spiega Fiorentino, vicepresidente della newco, nonché vicedirettore generale di UniCredit, Officinae Verdi «si pone come interlocutore nuovo nel panorama italiano ed europeo in grado di combinare leva finanziaria e competenze ambientali e tecnologiche». Nonché come modello, che Fiorentino definisce "energia a km 0" e promette di estendere anche all'estero. Un altro step nella politica orientata alla green economy sostenuta dal gruppo bancario, «il cui impegno su questi segmenti - aggiunge - è testimoniato da un portafoglio crediti pari a 6,11 miliardi di euro a fine 2010. Nel solo project finance sono stati investiti da Unicredit 1,85 miliardi di Euro tra eolico e fotovoltaico».

Ancora troppi ostacoli sul cammino delle energie verdi
Da un sondaggio commissionato da Officinae Verdi all'"istituto Abis analisi e strategie" per analizzare il mercato italiano dell'energia, è emersa una propensione all'acquisto di energia elettrica prodotta da rinnovabili pari al 90% del campione (2 mila intervistati). Ma non mancano gli ostacoli: per il 68% il problema sono le decisioni nei condomini, 28% è preoccupato dalla rilevanza degli investimenti iniziali richiesti, il 12% dalla burocrazia.

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