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Questo articolo è stato pubblicato il 10 giugno 2010 alle ore 08:51.
Chi vincerà i mondiali di calcio 2010? Si può provare a chiederlo agli allenatori, agli opinionisti, ai giornalisti sportivi. Si può girare la domanda a qualche vecchia gloria o a campioni ancora in attività, eventualmente anche a fuoriclasse di altre discipline sportive. In fondo, alla vigilia dei campionati del mondo, nell'evanescente arte del pronostico si cimentano politici, cantanti, attori, scrittori. E naturalmente i bookmaker, ma loro lo fanno per lavoro e con un'attenzione più "scientifica". Infine- ed è un grande classico- si può sempre ricorrere ai maghi, ai cartomanti, o meglio ancora, agli astrologi.
Ogni quattro anni, quando si avvicina il fatidico appuntamento e la febbre da pallone incomincia a salire, una previsione sul risultato finale non la si nega a nessuno. Tutti pronti a tornare all'antico esercizio del vaticinio e della profezia.
Non avremmo mai immaginato, però, di trovare tra le schiere di quelli che fanno a gara per indovinare i futuri campioni del mondo, le banche d'affari. Proprio loro: Jp Morgan, per dirne una. Ma anche Ubs, Goldman Sachs, Danske Banks.
Come fanno? Ma con la tecnica del "quant", naturalmente! Il metodo a metà tra la statistica e la matematica che gli istituti di investment banking utilizzano, di solito, per intuire e pronosticare l'andamento delle borse, dei titoli e, più in generale, dell'economia. Previsioni scientifiche, dunque, basate su modelli studiati per il mondo della finanza.
Certo, con la reputazione della quale godono in questo momento le banche d'affari, dopo tutto quello che è successo negli ultimi due anni, i loro pronostici potrebbero non essere presi per oro colato da molti. Il metodo in questione, in fondo, non è stato un granché utile per prevedere la crisi mondiale né per trovare un modo, che consentisse alle banche stesse di uscirne. Come dire, se non ci prendono sull'economia, figurarsi sul calcio…
Va detto, però, che le banche d'affari quando fanno qualcosa, lo fanno sempre con piglio da analisti. Le loro non sono semplici previsioni, piuttosto dettagliatissimi report. Indagini minuziose che non si limitano ad indicare la squadra che l'11 luglio si prenderà la coppa. Preconizzano, invece, anche la finalista, e i due team che si contenderanno il terzo e il quarto posto. E poi, proseguendo all'indietro, le nazioni che accederanno ai quarti e così via. Un lavoro meticoloso, preciso fino alla pignoleria, ottenuto incrociando i risultati delle squadre, le graduatorie della Fifa e ogni genere di statistica immaginabile. Per Jp Morgan vincerà l'Inghilterra che sconfiggerà i campioni d'Europa spagnoli. I britannici approderanno alla finale dopo aver avuto la meglio sull'Olanda. Il risultato? La banca svela anche quello. Gli inglesi prevarranno ma non prima di aver combattuto per i 90 minuti regolamentari, i supplementari ed aver provato il brivido dei rigori. Ubs, Danske Bank e Goldman Sachs, invece, non concordano con i colleghi di Jp Morgan. Per tutti loro, i prossimi campioni del mondo saranno, ancora una volta, i brasiliani.