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Questo articolo è stato pubblicato il 15 giugno 2010 alle ore 08:27.
La domanda più scontata del mondo è stata riproposta a Marcello Lippi in tutte le salse possibili. Il benedetto bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Ovvio aspettarsi una risposta altrettanto scontata. Dopo l'1-1 col Paraguay il ct ostenta sicurezza e situazione sotto controllo. Difende le proprie scelte, sposta l'attenzione sul buon gioco (?), sulla buona condizione atletica e sulla prestazione di pochi singoli, fa quel minimo sindacale di autocritica che proprio non può risparmiarsi per non cadere nel ridicolo ma il volto tradisce finalmente la legittima preoccupazione che gli è stata sbattuta in faccia dalla stampa, quella ‘che deve cambiare mestiere' e dai 50 milioni di commissari tecnici disseminati sul territorio italiano.
Benvenuto nel club. Che il Paraguay fosse la squadra più ostica tra le tre da incontrare nel girone è fuori discussione, ma da qui a trovarsi a dover rimontare e a farlo grazie a una disgraziata uscita del portiere più che a uno straccio di manovra ben costruita ce ne passa.
Tra l'altro, al di là del gol, la squadra di Martino è tutta chiacchiere e distintivo. Ha provato a far la voce grossa facendo sapere di non temere i campioni del mondo ma ha poco o nulla, sul piano qualitativo, da mettere sul piatto. Eppure è l'Italia, che fino a quel momento aveva per lo meno comandato il gioco, ad andare sotto al 39'. La difesa azzurra, sugli sviluppi di un calcio da fermo, si perde Alcaraz, che è bravo a sfruttare l'occasione a due passi da Buffon. Il 4-2-3-1 schierato da Lippi invece è assolutamente sterile. Villar se ne sta tranquillo a guardare con i suoi difensori, sempre in anticipo su Iaquinta o Gilardino, a fare buona guardia e a sgretolare le volonterose iniziative dei migliori in campo: Pepe e Montolivo.
Piove sul bagnato e Buffon resta negli spogliatoi per un problema alla schiena con tutte le incognite che ne conseguono per le prossime gare. Dentro Marchetti. L'Italia ci prova con Pepe in acrobazia, al 7' della ripresa, poi con un tiro poco cattivo di Montolivo . Lippi prova la carta Camoranesi al posto di Marchisio. Ma per la rimonta serve la complicità di un errore grossolano del portiere ch esce avventatamente lasciando la porta spalancata a De Rossi su angolo di Pepe. Il ct dei Paraguay Martino prova a contrattaccare con Santa Cruz, mentre un sempre meno convincente Gilardino lascia il posto a Di Natale ma il copione non cambia e l'Italia riesce solo a sfoggiare una buona condizione fisica nel forcing finale. Un po' poco, ma è qualcosa a cui aggrapparsi.