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Questo articolo è stato pubblicato il 17 giugno 2010 alle ore 16:31.
È l'Argentina di Diego Armando Maradona la nazionale ad essere più vicina alla qualificazione agli ottavi di finale del mondiale sudafricano. La nazionale "albiceleste" ha infatti strapazzato la Corea del Sud infliggendole un secco 4-1, con tre reti del centravanti del Real Madrid Gonzalo Higuain. Il ct Maradona dispensa baci e abbracci ai suoi giocatori pochi minuti prima della partita e il primo ad essere abbracciato dall'ex Pibe de Oro è proprio la pulce Lionel Messi, l'uomo che lo stesso Diego considera il suo degno erede. Per la cronaca, il ct si presenta in panchina con lo stesso abito grigio chiaro indossato nella partita di esordio contro la Nigeria, quel vestito fortemente consigliatogli dalle due figlie. La partita comincia già in discesa per i sudamericani, che vanno in vantaggio su autogol coreano. Messi e compagni, però, partono subito forte, schiacciando gli avversari nella propria metà campo. L'assenza di Veron, sostituito da Maxi Rodriguez, sembra portare bene alla manovra dell'Albiceleste.
Messi è piuttosto ispirato, ma é soprattutto Carlos Tevez che nel primo tempo si propone in ogni parte del campo offrendo assist e recuperando palloni, anche se il secondo gol passa per la testa di Higuain. A metà primo tempo si infortuna il difensore interista Samuel, che viene sostituito da un altro "italiano", Burdisso. L'Argentina conferma comunque qualche disattenzione di troppo in fase difensiva come nella partita d'esordio vinta per 1-0 sulla Nigeria: proprio allo scadere della prima frazione di gioco, infatti, la Corea accorcia le distanze e all'inizio del secondo tempo una discesa in velocità degli asiatici offre una palla gol a Yeom, che sbaglia clamorosamente davanti a Romero, che non infonde grande sicurezza.
Maradona striglia i suoi che riprendono a macinare gioco. Messi mostra il suo repertorio e consegna a Higuain la palla del 3-1, colpendo poi un palo prima della tripletta finale del centravanti del Real Madrid a dieci minuti dalla fine della partita. L'Argentina si conferma brillante in fase offensiva, grazie anche alla qualità dei giocatori che mostrano una condizione crescente. Da rivedere invece la difesa con squadre più consistenti di Nigeria e Corea del Sud. Mascherano fatica ad accorciare le linee e i quattro difensori, tra distrazioni e amnesie, in più occasioni vengono presi in velocità dagli avversari.
Nella seconda partita della giornata, sempre per il gruppo B, la Grecia batte la Nigeria per 2-1. Ellenici in difficoltà nella prima parte della gara, con la squadra africana prima ad andare in rete grazie a un calcio di punizione battuto da Uche al 17'. Poi la svolta: l'espulsione di un difensore nigeriano e l'aumento della pressione greca, con il pareggio arrivato sul finire del tempo con Salpingidis, con la complicità del nigeriano Karuna che devia il tiro del giocatore greco rendendolo imparabile per il proprio portiere. Nella ripresa la Grecia insiste nella ricerca della vittoria e il gol arriva al 71' con Torosidis. Un gol prezioso perchè vale tre punti e inoltre dà alla Grecia la prima vittoria in assoluto da quando partecipa alle fasi finali dei mondiali di calcio. (M. Do.)