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Questo articolo è stato pubblicato il 20 giugno 2010 alle ore 17:08.
Un risultato così se lo aspettavano in pochi. I campioni del mondo dell'Italia costretti ad inseguire la Nuova Zelanda e bloccati dopo i novanta minuti sull'1-1. Delusione per la prestazione degli azzurri, soprattutto considerata la caratura della nazionale avversaria, che pure ha fatto quel che poteva e doveva in campo. Le pagelle dicono tutto. E c'è già chi torna con la mente al girone eliminatorio di Spagna 82': un avvio stentatissimo, pareggi a ripetizione e poi la vittoria del mondiale. Ma in questo momento è molto prematuro parlarne; per il momento l'Italia si trova nella stessa situazione della Nuova Zelanda: due partite, due pareggi, stessi gol fatti e subiti. E da qui si deve ripartire per l'ultima gara del girone contro la Slovacchia. (Qui le pagelle di Italia-Nuova Zelanda).
La partita comincia subito con una doccia fredda e gli azzurri da subito in svantaggio. Come già era successo nella partita d'esordio con il Paraguay, sugli sviluppi di un calcio piazzato Shane Smeltz ribadisce in rete al 7' anticipando Cannavaro e i difensori azzurri. Lippi sceglie, rispetto al 4-2-3-1 dell'esordio il più sicuro modulo 4-4-2, dando fiducia a Vincenzo Iaquinta in avanti accanto ad Alberto Gilardino, e confermando Marchisio a centrocampo, lasciando quindi in panchina Camoranesi.
Per il resto, anche se con una disposizione leggermente diversa rispetto alla gara con il Paraguay, gli uomini in campo sono quelli. Ancora una volta escluso il capocannoniere del campionato Totò Di Natale. Per il resto, oltre all'ovvia novità di Marchetti in porta al posto dell'infortunato Buffon, la linea difensiva composta da Zambrotta-Cannavaro-Chiellini-Criscito; De Rossi e Montolivo in mezzo al campo, Pepe sulla fascia destra.
Azzurri imbambolati nell'azione del gol neozelandese, che paralizza per metà primo tempo la manovra degli uomini di Lippi, inconcludenti e frastornati. La Nuova Zelanda si difende generosamente e la mette sul piano fisico, opponendo agli uomini di Lippi centrimetri e velocità. Cannavaro e i suoi, invece, giocano troppo lentamente, male, senza trovare una quadratura e sbagliando molti passaggi. Chiellini spreca un'occasione davanti alla porta, mentre sulla fascia destra si fa notare per le sue iniziative Gianluca Zambrotta, che prova anche a scoccare una conclusione da fuori area, molto vicina all'incrocio dei pali. Malgrado qualche spintone e qualche gomitata neozlandese, gli azzurri si svegliano un po'. Montolivo riprova da fuori area e il suo tiro secco si stampa sul palo al 26'. Daniele De Rossi, trattenuto in area di rigore, si procura appunto un penalty, che Vincenzo Iaquinta trasforma. L'talia torna in parità e può concludere la prima frazione di gioco all'attacco. Non brilla Gilardino, sempre fuori dalle azioni che contano.