Tecnologie EnergiaIl meglio del Cleantech summit, dal riciclo completo ai giardini pensili
Il meglio del Cleantech summit, dal riciclo completo ai giardini pensili
di Alessandro Micci | 15 novembre 2013
C'è un filo che lega tutte le venti aziende che hanno presentato le loro tecnologie e soluzioni di risparmio energetico al Cleantech Summit appena concluso a Milano: tutte hanno un vantaggio in termini economici sulla tecnologia esistente.
Nel settore dello stoccaggio dell'energia erano presenti ben due realtà tedesche: la Sonnen Batterie di Wildpoldsried e la Dispatch Energy di Itzehoe, settore strategico per le ricadute che può avere dalle auto elettriche alla distribuzione in rete che può dare stabilità alla produzione di rinnovabili e autosufficienza energetica agli impianti.
Tuttavia tra le tecnologie pulite indispensabili ci sono quelle che servono allo smaltimento dei rifiuti, e tra le aziende italiane presenti la Greentech Innovation di Milano con stabilimento in provincia di Verona ha sviluppato e brevettato una tecnologia unica al mondo per lo smaltimento e il riciclo dei pneumatici. La particolarità di questo sistema consiste nella possibilità di spogliare completamente il pneumatico separando la gomma dalle altre parti, come il metallo e il tessile. Inoltre per farlo viene usata l'acqua, completamente riciclata, con getti ad altissima pressione, 2500 bar, che disgregano completamente la gomma ormai a fine vita per ottenere della polvere di gomma a vari gradi di finezza, una materia prima seconda pronta per il riutilizzo.
"L'attuale tecnologia taglia a pezzi i pneumatici e li sminuzza" dice Roberto Verri, CEO di Greentech "ma oltre una certa dimensione diventa difficile se non impossibile. Tutti i pneumatici speciali o oversize, come quelli dei camion giganti che lavorano nelle miniere a cielo aperto, nel mondo ce ne sono tra le 800 e le mille, e che usano pneumatici con 4 metri di diametro non possono essere riciclati con i sistemi attuali. Fino a oggi l'unica possibilità di smaltimento è interrarli, all'interno hanno infatti un'anima di acciaio troppo spessa per lavorarli diversamente. Con il nostro sistema siamo in grado di disgregarli perfettamente, separando gomma e metallo. Inoltre la gomma che esce dalla nostra lavorazione, per effetto dell'alta pressione dell'acqua è in buona parte devulcanizzata, al 60-70%, il ché vuol dire che può essere impiegata per le nuove mescole, come fosse gomma nuova, con percentuali che possono arrivare fino al 20%". Quella della Greentech è una tecnologia che permette di risparmiare materia prima, trattandosi di gomma parliamo di alberi, e a maggior ragione visto che le gomme dei giant trucks sono in caucciù e a differenza delle autovetture che usano anche gomme sintetiche si può recuperare una materia di alta qualità con un costo assolutamente competitivo "parliamo di 600 euro a tonnellata contro i 3000 della gomma naturale" conclude Verri.