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Questo articolo è stato pubblicato il 29 settembre 2010 alle ore 15:47.

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A Tocco da Casauria, in Abruzzo, l'energia del vento mette a posto il bilancio comunaleA Tocco da Casauria, in Abruzzo, l'energia del vento mette a posto il bilancio comunale

Le turbine eoliche di Tocco da Casauria, sullo sfondo delle verdi montagne abruzzesi, campeggiano sulla prima pagina del New York Times. L'antica cittadina ha il vento a favore, scrive il quotidiano, perché "con le energie rinnovabili produce più elettricità di quella che consuma" e con il surplus "fa soldi". Tocco e tante altre piccole comunità che puntano sulle energie rinnovabili fanno fare bella figura a un Paese che, punzecchia Elisabeth Rosenthal, è "noto più per la spazzatura che per l'eco-cittadinanza".

La molla è stata economica più che ambientale: l'alto costo delle tariffe elettriche. Le energie rinnovabili si sono rivelate la "salvezza economica" per più di 800 comunità italiane che, secondo i dati di Legambiente, producono più energia di quella che usano grazie alla recente installazione di nuovi impianti.

Per Tocco è stata una manna: grazie agli introiti dell'elettricità prodotta non impone tasse locali né tariffe per servizi come la nettezza urbana. Con i suoi 2.700 abitanti, sembra un tipico paese montano dell'Italia centrale povera e arretrata. "Ma dal punto di vista dell'energia, Tocco è il domani", sottolinea il Nyt, spiegando che oltre alle turbine eoliche, dispone anche di pannelli solari.

L'Italia – continua l'articolo – è un posto "improbabile" per una rivoluzione dell'energia rinnovabile. E' stata ripetutamente criticata dall'Unione europea per il mancato rispetto delle sue direttive ambientali. Secondo gli esperti, non è in carreggiata per realizzare gli obiettivi Ue di riduzione delle emissioni né il proprio impegno di ottenere il 17% della sua energia globale dalle energie rinnovabili entro il 2020. Attualmente, solo il 7% dell'energia italiana proviene da fonti rinnovabili, osserva il quotidiano.

Tocco è stata motivata dal fatto che l'Italia ha le tariffe elettriche tra le più alte d'Europa (e tre volte più care rispetto agli Stati Uniti) e non poteva far fronte "alle selvagge fluttuazioni dei prezzi e degli approvvigionamenti di combustibili fossili". I costi delle energie rinnovabili sono invece scesi, anche grazie agli incentivi. Il "popolare" sindaco Riziero Zaccagnini è tornato dai suoi studi a Roma, si è mobilitato per le nuove turbine ed è stato eletto nel 2007.

Con quattro turbine eoliche, due completate nel 2007 e due lo scorso anno, Tocco genera il 30% in più dell'elettricità che consuma. Con l'energia verde ha guadagnato l'anno scorso 170mila euro. Ha così potuto adeguare la sua scuola a criteri antisismici e triplicare i fondi per pulire le strade. I pannelli solari danno un introito di 1.500 euro all'anno.

I piccoli progetti danno un contributo importante, anche se certo non bastano a sostenere un'economia come quella italiana, dice al quotidiano Usa Kieran McNamara dell'ufficio italiano dell'Agenzia internazionale per l'energia. Quanto ai grandi progetti di energia rinnovabile, "sono ancora rari in Italia rispetto ad altri paesi europei - nota il New York Times - dato che le procedure italiane di pianificazione e autorizzazione sono così complicate".

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