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Questo articolo è stato pubblicato il 14 aprile 2011 alle ore 16:43.

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Sono 10 i programmi europei di finanziamento per il settore delle energie rinnovabili attualmente in vigore per il periodo 2007-2013 e che includono l'Italia e il Mediterraneo. Sul piatto ci sono risorse complessive pari a circa 12,5 miliardi, necessarie ad attivare bandi (detti anche call) emanati su base annuale e rivolti a diversi beneficiari appartenenti alle aree geografiche più disparate.

I dati sull'avanzamento dei programmi sono stati diffusi da Renael, la Rete nazionale di agenzie per l'energia, in occasione della quarta edizione di EnergyMed 2011, la mostra-convegno sulle fonti rinnovabili e l'efficienza energetica, partita oggi, 14 aprile e fino al 16, alla Mostra d'Oltremare di Napoli, in concomitanza con la Settimana europea dell'energia sostenibile (Eusew 2011).

E proprio la spesa delle risorse europee è stata al centro del convegno inaugurale della kermesse napoletana, dal titolo "I finanziamenti dell'Unione Europea per l'efficienza energetica" e moderato dal caporedattore centrale del Sole24ore, Massimo Esposti. Ne è emerso che ad oggi, i bandi già chiusi o tuttora in corso, emanati sulla base dei programmi europei, hanno reso disponibili complessivamente risorse per 600 milioni. Attualmente, infatti, dei 10 programmi analizzati, tre (Eie, Life plus, Poi-Energia) hanno bandi aperti; cinque (VII PQ-Energia e Trasporti, Eco Innovation, Enpi, Marco Popo e Med) pubblicheranno i relativi avvisi nel corso del 2011, mentre dei restanti 2 programmi (Interreg Ivc, Ipa) non è ancora fissata la data di emanazione dei call.

Inoltre, dallo studio realizzato da Eurostat, l'ufficio europeo di statistica, in occasione di Eusew 2011, emerge che l'Unione Europea in dieci anni (dal 1999 al 2009), ha quasi raddoppiato il consumo di energia da fonti rinnovabili, passato dal 5,4% al 9%. L'Italia, in particolare, è passata dal 5,7% del 1999 al 9,5% del 2009, rimanendo comunque indietro rispetto ai principali paesi europei, soprattutto del nord. Le performance migliori, infatti, si sono avute in Lettonia (36%), Svezia (34%), Austria (27%), Finlandia (23%), Portogallo (19%) e Danimarca (16,7%).

Durante il convegno, inoltre, sono stati illustrati i risultati raggiunti dal "Poi Energia 2007-2013", il programma operativo interregionale per le energie rinnovabili e il risparmio energetico, destinato alle regioni convergenza e cioè Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Su una dotazione economica complessiva pari a 1,6 miliardi, derivanti per metà da fondi Fesr e per metà da risorse nazionali, sono state attivate risorse per 1,06 miliardi spalmati su tre Assi principali e 17 linee di intervento.

Per Luca Limongelli, dell'autorità di gestione del Poi Energia: "Si tratta di un ottimo risultato, poiché alla metà del programma, che si concluderà nel 2015, abbiamo impegnato quasi i due terzi delle risorse stanziate." Non è mancato un accenno ai tagli previsti dal Governo nazionale sul Conto Energia "C'è molta preoccupazione da parte degli operatori del settore- spiega Carmelo Spitaleri, del ministero dell'Ambiente-l'incertezza legata alla futura erogazione delle risorse può determinare un rallentamento delle attività messe in campo per il settore delle rinnovabili da privati ed aziende."

A conclusione degli interventi è emersa la necessità di creare una rete "paese" che coinvolga ministeri, enti locali e operatori del settore, per divulgare i contenuti dei programmi europei e permettere un accesso rapido alle risorse stanziate. Il convegno è terminato con la consegna del premio "Nino Alfano" per la migliore tesi di laurea sul risparmio energetico del biennio 2009-201: due studenti del Politecnico di Milano, Lazzaro Zavatta e Gianluca Vitali, con la tesi dal titolo "Indicatori per la diagnosi energetica degli ospedali", hanno ottenuto una borsa di studio di duemila euro.

Ma il tema dei finanziamenti europei è solo uno degli aspetti che verranno discussi durante la tre giorni. Tra le iniziative in programma (con la presenza di duecento aziende espositrici su uno spazio di ottomila metri quadrati), ci sono anche due corsi di formazione per gli addetti ai lavori, un concorso per imprese installatrici di impianti fotovoltaici e uno per neolaureati in ingegneria o architettura, oltre ad un'area info energia per chi desidera saperne di più sugli interventi di efficienza energetica. Il tutto nelle tre sezioni Ecobuilding, per l'edilizia efficiente, Recycle per il recupero di materia ed energia dai rifiuti e MobilityMed per la mobilità sostenibile. Due padiglioni ospitano, infatti, le Pmi dell'energia, mentre uno è interamente dedicato alla mobilità sostenibile e al riciclo. Da quest'anno, infine, il salone dell'energia "pulita" del Sud Italia, organizzato dall'Anea (Agenzia Napoletana Energia e Ambiente), diventa un appuntamento annuale e non più biennale.

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