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Questo articolo è stato pubblicato il 05 maggio 2011 alle ore 11:45.

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Rinnovabili: via libera del Cdm alla nuova versione del decreto (Fotolia)Rinnovabili: via libera del Cdm alla nuova versione del decreto (Fotolia)

Dal Cdm arriva poi un passo in avanti sul fronte delle rinnovabili (leggi il nostro Dossier Nuove energie). A Palazzo Chigi si è raggiunto infatti il consenso sul nuovo testo, che riattiva il sistema premiante per gli incentivi al fotovoltaico, presentato dai ministri dello Sviluppo economico Paolo Romani e dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo. Il decreto che doveva essere licenziato a fine aprile è stato oggetto di tensioni fra i due ministeri sul nodo della certezza dell'investimento legata all'allaccio sulla rete. La questione è stata risolta prevedendo un indennizzo in caso di ritardo di allaccio entro 30 giorni.

Non mancano le critiche al provvedimento appena varato. «Il decreto sul nuovo conto energia per il fotovoltaico - ha commentato Fabrizio Vigni, presidente nazionale ecologisti democratici - è un colpo duro per le energie rinnovabili. Il governo non ha dato ascolto alle preoccupazioni di migliaia di imprese ed operatori, né ha tenuto conto del parere delle regioni e delle indicazioni del parlamento».

Partono le prime azioni legali
Centocinquanta aziende hanno affidato a Sos Rinnovabili il compito di avviare un'azione legale collettiva contro il decreto Romani e, di conseguenza, contro il IV Conto Energia che ha da poco ricevuto il via libera del Governo. Il primo ricorso verrà presentato alla Corte di Giustizia Ue, «perché il decreto del 3 marzo scorso - così come il Commissario all'energia Oettinger ha sottolineato in una lettera inviata al ministro Romani - non recepisce la direttiva europea che prevede lo sviluppo delle rinnovabili, ma anzi limita la crescita delle energie dal sole».

La seconda azione già studiata dall'associazione »sarà invece avviata nei confronti del Tar. E non è improbabile che si finisca davanti alla Corte costituzionale: perché il provvedimento danneggia le aziende che, pur avendo rispettato le norme di legge vigenti, avranno un diverso trattamento a livello di tariffe incentivanti». Secondo l'associazione, nata sul web e promotrice di numerose iniziative di contestazione al decreto, in lista ci sarebbero poi ulteriori azioni risarcitorie: «Un ricorso alla Corte dei Conti perché il decreto espone lo Stato al rischio di esborsi pesanti; e, infine, una segnalazione all'Antitrust: il provvedimento emanato dal governo falsa i termini della concorrenza, avvantaggiando i grandi gruppo oligopolistici». La proposta di portare la questione in tribunale è stata lanciata da SOS Rinnovabili solo ieri, nel corso del Solar Expo di Verona: «In un solo giorno abbiamo avuto mandato da 150 aziende e raccolto i fondi per dare il via all'azione legale collettiva».

Ma il fotovoltaico «converrà anche senza incentivi»
La strada della competitività economica del fotovoltaico rispetto alle altre fonti energetiche è segnata: diminuzione dei costi della tecnologia e aumento della penetrazione nei mercati elettrici permetteranno all'energia fotovoltaica di raggiungere la «grid parity» nel giro di qualche anno, in Italia prima che altrove. Sono i dati emersi dalla terza edizione dell'Italian PV Summit, che ha preceduto Solarexpo e Greenbuilding, il doppio appuntamento in corso in Fiera a Verona.

Secondo lo studio della European Photovoltaic Industry Association, illustrato da Ingmar Wilhelm, presidente dell'European Photovoltaic Industry Association, «in Italia sarà conveniente produrre elettricità con il fotovoltaico anche senza incentivi rispetto ad acquistarla dalla rete già nel 2013 per impianti da 100 kWp. Per le taglie a dimensione familiare, 3 kWp, il sorpasso avverrà due anni dopo». Secondo lo stesso studio nel 2020 produrre un chilowattora con il solare costerà la metà rispetto ad adesso. A seconda della tipologia, taglia e localizzazione degli impianti, si passerà dal range attuale di 0,16-0,36 euro/kWh a 0,08-0,20 /kWh nel 2020, passando per 0,10-0,24 nel 2015. «Occorrerà del tempo affinchè il sistema bancario ci si abitui - è il parere di Giuseppe Sofia, ad di Conergy - ma il tempo ci sarà, perchè la parità non verrà raggiunta dall'oggi al domani.

Oggi sul Sole 24 Ore le istruzioni per l'uso
Sul Sole 24 Ore di oggi sono illustrate le "istruzioni per l'uso" delle nuove modalità previste dai ministeri di Ambiente e Sviluppo economico. Articoli e approfondimenti, con un percorso che descrive passo dopo passo come ottenere gli incentivi. Gli impianti fotovoltaici riceveranno un aiuto commisurato al momento in cui entreranno in servizio, ma il sussidio sarà un pò più basso ogni mese, e quindi chi arriverà prima avrà un incentivo più cospicuo. Questo incentivo partirà dal momento della connessione alla rete. Ma in caso di ritardo nell'allacciamento ci sarà una salvaguardia: è previsto un indennizzo secondo la delibera dell'Autorità dell'energia sul Tica, che fissa regole rigorose per l'allacciamento e impone sanzioni alle società della rete elettrica che si presentano in itardo all'appuntamento per connettere alla rete i produttori di elettricità solare.

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