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Questo articolo è stato pubblicato il 28 marzo 2012 alle ore 10:27.

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"Il settore delle cleantech è cresciuto del 57 per cento negli ultimi 3 anni e complessivamente nell'ultimo decennio mille miliardi di dollari sono stati investito nelle tecnologie pulite tradizionali. Il Cleanweb può accelerare questa crescita e consentire una maggiore strutturazione di questa area imprenditoriale".

Via via che le tante start up sperimentano nuove applicazioni del cleanweb, i contorni del settore si vanno delineando: è una sorta di work in progress il cui potenziale sembra alto, ma ancora in via di definizione. Molte le iniziative che si muovono nell'ambito dell'energia. Un'azienda come Opower utilizza l'information technology per monitorare i consumi energetici e offre a famiglie e piccole aziende consigli e strategie su come ridurre l'utilizzo di energia. Sungevity si occupa di facilitare l'installazione di impianti solari attraverso un software che permette di simulare l'installazione e la produttività di pannelli su qualsiasi tetto, senza sopralluoghi; in seguito l'azienda realizza l'impianto con pannelli che gli utenti noleggiano dalla compagnia stessa. Hara si rivolge invece ai produttori di energia scovando le inefficienze della catena di approvvigionamento e proponendo modelli di gestione più efficaci. Solar Mosaic una piattaforma interattiva per la realizzazione di impianti fotovoltaici col modello del crowdfound (finanziati da gruppi di persone). Iniziative interessanti si trovano anche nel campo dei trasporti: Spride ha sviluppato un'applicazione per un carsharing personalizzato: chi possiede un'auto ma non la usa quotidianamente pu decidere di condividerla con altri e dividere le spese. Nell'ambito dell'ediliza c' la neonata Honest Buildings che aggrega informazioni su edifici e consumi energetici, a partire da banche dati pubbliche o private, per offrire un'immagine trasparente dell'utilizzo di energia nelle citt e suggerire possibilit di risparmio. Molte altre sono le idee che stanno ancora tentano di strutturarsi in iniziative imprenditoriali.

Lo scorso gennaio, le menti impegnate nelle tecnologie informatiche sostenibili si sono riunite a New York per la Cleanweb Hackathon e le idee venute fuori dall'incontro sono state tante e stimolanti, ma il cleanweb resta ancora un mondo poco conosciuto.

Sunil Paul, che ha fondato, tra l'altro, il Clean Economy Network che si occupa di stimolare e facilitare l'innovazione nell'industria energetica, spiega: "C'è molto entusiasmo tra chi lavora nell'information technology e il successo dell'hackathon di gennaio lo dimostra chiaramente, ma non c'è ancora la spinta giusta. Ci sono molte resistenze da parte dell'industria tradizionale. Per esempio la lobby degli albergatori di New York sta cercando di far approvare una legge che possa frenare lo sviluppo di AirBnB. Tuttavia, il vantaggio del cleanweb è che non ha bisogno di politiche o dell'appoggio del governo: quello che serve è solo creatività e capitale"

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