Economia AziendeI nuovi finanziamenti diretti Ue disponibili nel periodo 2014-2020
I nuovi finanziamenti diretti Ue disponibili nel periodo 2014-2020
di Maria Adele Cerizza con un'analisi di Enrico Brivio | 1 luglio 2013
L'ambizione della Commissione per il prossimo bilancio Ue è spendere in modo diverso, con una maggiore enfasi sui risultati e sull'efficacia, concentrandosi sulla realizzazione del programma generale Europa 2020. Il filo conduttore della nuova programmazione è la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
Le risorse verranno distribuite a settori prioritari quali le infrastrutture paneuropee, la ricerca e l'innovazione, l'istruzione e la cultura, la sicurezza delle frontiere e i rapporti con l'area mediterranea. Ma anche alle priorità strategiche trasversali, quali la protezione dell'ambiente e la lotta contro il cambiamento climatico, come parte integrante di tutti i principali strumenti e interventi. La complessa discussione sulla programmazione settennale – la cui approvazione avverrà entro la fine del 2013 - è un passaggio decisivo in quanto stabilisce gli orientamenti e gli obiettivi di lungo-termine dell'UE definendo le aree nelle quali verranno concentrati gli interventi.
La Commissione dell' Unione europea ha presentato – tra l'inizio di novembre e la fine di dicembre del 2011 - le proposte relative ai finanziamenti in via diretta per il periodo 2014-2020.
Un posto di primo piano va al programma "Orizzonte 2020 (Horizon 2020): un quadro strategico comune per la ricerca, l'innovazione" - dotato di un budget pari a 80 miliardi di euro - punta ad eliminare la frammentazione e garantire più coerenza, anche con i programmi di ricerca nazionali. Una caratteristica della nuova strategia di finanziamento della ricerca sarà il maggiore ricorso a strumenti finanziari innovativi.
A sostegno degli investimenti nella ricerca e nell'innovazione nell'ambito del nuovo programma "Orizzonte 2020" sono previsti due strumenti finanziari: il primo è uno strumento di debito che fornisce prestiti a singoli beneficiari per investimenti nella ricerca e innovazione, garanzie agli intermediari finanziari che concedono prestiti a beneficiari, combinazioni di prestiti e garanzie e garanzie e/o controgaranzie per piani di finanziamento con capitale di debito a livello nazionale o regionale.
Il secondo è uno strumento rappresentativo di capitale che investirebbe nel trasferimento di tecnologie e negli strumenti di proprietà intellettuale, nonché in fondi di capitale di rischio che forniscono finanziamenti a piccole e medie imprese di nuova costituzione orientate ad attività di ricerca e innovazione, e quindi sosterrebbe gli investimenti nei settori della ricerca e innovazione, puntando a fondi di fondi tematici multinazionali con un'ampia base di investitori (inclusi gli investitori privati istituzionali e strategici).