Economia AziendeIl programma Europa creativa
Il programma Europa creativa
4 dicembre 2013
(Afp)
: il programma istituirà per la prima volta uno strumento finanziario destinato ai settori culturali e creativi. Esso sarà complementare ad altri strumenti dell'Ue nel quadro dei fondi strutturali che si basano su un approccio trasversale e hanno un impatto assai limitato in termini di ampliamento delle attività in settori in cui gli intermediari (ossia le istituzioni finanziarie) non sono molto attive, come i settori culturali e creativi. Questo strumento apporterà un importante valore aggiunto europeo e consentirà di realizzare utili attività di creazione di reti e di apprendimento tra pari. Lo strumento mirerà inoltre a modificare i comportamenti in alcuni segmenti del settore, incoraggiando il passaggio a una mentalità che privilegia i prestiti invece che le sovvenzioni, rafforzando la loro competitività e diminuendo nel contempo la loro dipendenza dai finanziamenti pubblici. Le difficoltà di accesso ai finanziamenti cui devono far fronte le piccole imprese e organizzazioni dei settori culturali e creativi costituiscono, per tali settori, un grave problema che non può essere risolto mediante sovvenzioni. Pur trattandosi di una problematica comune a tutte le Pmi, la situazione è notevolmente più difficile per i settori culturali e creativi e questo per cinque ragioni. In primo luogo, data la loro natura intangibile, molti dei loro beni, quali i diritti di autore, non sono in genere contabilizzati nei bilanci (a differenza dei brevetti). In secondo luogo, le opere dei settori culturali e creativi, a differenza di altri prodotti industriali, di norma non sono prodotte in serie. Ogni libro, opera lirica, opera teatrale, film e videogioco rappresenta un prototipo unico e le imprese tendono a operare per progetti, mentre gli investimenti, per poter essere redditizi, devono spesso essere effettuati più a lungo termine. In terzo luogo, la "preparazione all'investimento" è estremamente debole nel settore, poiché gli imprenditori dei settori culturali e creativi spesso sono privi delle competenze aziendali necessarie per promuovere i loro progetti presso le istituzioni finanziarie. In quarto luogo esiste un problema connesso di "preparazione dell'investitore" dovuto al fatto che le istituzioni finanziarie, dal canto loro, non conoscono bene questi settori, spesso non sono in grado di comprendere appieno il profilo di rischio e non sono disposte ad investire per rafforzare le competenze necessarie. Infine, mancano spesso dati affidabili e questo limita le possibilità delle Pmi del settore di ottenere crediti poiché le istituzioni finanziarie, nell'analizzare le domande di prestiti, si basano generalmente su dati statistici. Le piccole imprese sotto capitalizzate incontrano quindi notevoli difficoltà per finanziare le loro attività, svilupparsi e mantenersi competitive. Secondo le stime, la carenza di finanziamenti in termini di prestiti bancari a favore di queste Pmi sarebbe compreso tra 2,8 e 4,8 miliardi di euro.
Le attività finanziate dal programma saranno tese a : la sezione Cultura prevede un'impostazione più chiaramente incentrata sul rafforzamento delle capacità e sulla circolazione transazionale, comprese le tournée internazionali, nuove piattaforme europee con un effetto strutturante su vasta scala e pacchetti più strategici a sostegno della traduzione letteraria per le case editrici, compreso il sostegno alla promozione.
La sezione MEDIA aumenterà le risorse per la distribuzione, con finanziamenti più cospicui e mirati destinati agli agenti di vendita affinché possano emergere soggetti più forti dotati di un maggiore potere di acquisto e di vendita sul mercato internazionale. Il rafforzamento del sostegno ai fondi di coproduzione internazionale con base in Europa stimolerà le coproduzioni tra produttori europei e non europei, aumentando il numero e migliorando la qualità delle opere e contribuendo così ad un'ulteriore apertura dei mercati internazionali. Gli sviluppatori indipendenti di videogiochi beneficeranno dei nuovi mercati in crescita grazie all'agevolazione dell'accesso ai finanziamenti, il che comporterà un rafforzamento della competitività delle PMI, maggiori entrate, un aumento della quota di mercato e un ampliamento del pubblico.
Oltre a rafforzare la competitività mondiale e l'importanza dei settori culturali e creativi europei, le sezioni Cultura e Media miglioreranno l'offerta di contenuti a disposizione dei consumatori, il che si ripercuoterà positivamente sulla diversità culturale e sull'identità culturale europea. Migliorando l'accesso ai finanziamenti per i settori culturali e creativi grazie ad una maggiore preparazione all'investimento e dell'investitore, il nuovo strumento finanziario accrescerà la capacità di questi settori di attirare finanziamenti privati, consoliderà la loro capacità finanziaria e le potenzialità commerciali delle opere, rafforzando così la competitività di questi settori e creando nuove possibilità di crescita ed occupazione. In alcuni casi lo strumento ridurrà la dipendenza delle PMI dalle sovvenzioni pubbliche, in altri aprirà nuove fonti di entrate.
Il sostegno alla cooperazione politica transnazionale contribuirà ad accrescere la disponibilità di dati comparabili, il che faciliterà l'elaborazione di politiche più efficaci basate sulle evidenze, potrà rafforzare il contesto delle politiche nazionali per i settori culturali e creativi e concorrere a un cambiamento di sistema. La possibilità di sperimentare nuovi modelli di business e di condividere le relative esperienze e conoscenze contribuirà ad aiutare questi settori ad adattarsi al passaggio al digitale, creando nuove opportunità di crescita e di occupazione.
