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Questo articolo è stato pubblicato il 26 gennaio 2011 alle ore 13:40.

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Al via il rilancio dell'energia rinnovabileAl via il rilancio dell'energia rinnovabile

L'energia rinnovabile sarà al centro del progetto di rilancio dell'innovazione e della competitività americana. Nel giorno in cui la portabandiera della politica energetica della Casa Bianca, Carol Browner, ha dato le sue dimissioni dalla carica di "zarina dell'energia", il presidente Obama ha addirittura rilanciato sul fronte energetico con una raffica di proposte per promuovere le rinnovabili e mettere in circolazione un milione di veicoli verdi entro il 2030.

Anzichè fare marcia indietro dopo la sconfitta in Senato del suo progetto di riforma dell'energia nel 2009, Obama ha deciso di ripartire all'attacco con una piattaforma fortemente pro-ambiente illustrata ieri nel consueto discorso sullo stato dell'Unione.
Obama ha messo sul tavolo anche la provocatoria proposta di abolire i quattro miliardi di agevolazioni fiscali attualmente elargiti ai produttori di carburanti fossili per dirottarle sui produttori di energie pulite. Il presidente ha proposto inoltre la creazione di centri di innovazione energetica in varie parti del Paese per attrarre le migliori menti e mettere a punto nuove tecnologie capaci di produrre energie non inquinanti a costi competitivi.

Obama vorrebbe anche raddoppiare gli investimenti nell'efficienza energetica, aumentare dell'85% gli investimenti nell'energia rinnovabile, e raddoppiare la produzione di elettricità generata da fonti energetiche pulite entro il 2035. Il presidente vorrebbe imporre standard per consentire al mercato di investire nell'innovazione tecnologica.
Obama ha ribadito infine l'obbiettivo di mettere in circolazione un milione di veicoli puliti a tecnologia energetica avanzata, una proposta avanzata nel 2008 e intesa ad abbassare di 758 milioni di barili il consumo annuo di petrolio.

A questo fine il presidente intende includere nel prossimo bilancio uno stanziamento per appoggiare i produttori di veicoli elettrici tramite agevolazioni per gli acquirenti di auto verdi e la creazione di una rete di infrastrutture per la ricarica delle batterie.
In questo contesto, l'uscita di scena di Carol Browner e l'imminente arrivo dell'amministratore delegato della General Electric Jeffrey Immelt, in veste di consigliere per la competitività, è stato interpretato come un'apertura al mondo del business, preoccupato per l'impatto delle riforme energetiche sui costi aziendali.
Immelt, la cui azienda è il maggiore produttore Usa di tecnologie pulite, è paladino delle energie pulite con una sensibilità pro-business.

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