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Questo articolo è stato pubblicato il 16 dicembre 2011 alle ore 22:15.
L'ultima modifica è del 16 dicembre 2011 alle ore 11:29.

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Mario Monti (Ansa)Mario Monti (Ansa)

Ore 21,05. Cordiale stretta di mano fra Fini e Giarda
Non avevano mai litigato però si era notato, durante le votazioni degli ordini del giorno alla manovra, il richiamo reiterato del presidente della Camera Gianfranco Fini al ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Giarda per una maggiore sollecitudine nel fornire i pareri del governo. Il ministro, in aula insieme a tutto l'esecutivo per ascoltare le dichiarazioni di voto finali sulla manovra, ad un certo punto si è avvicinato al presidente della Camera. Tra i due sorrisi, scambio di battute e una cordiale stretta di mano, come a chiudere il piccolo "incidente".

Ore 21,03. Casini (Udc): questa manovra non ha alternative, rischiamo la bancarotta
«Questa manovra non ha alternative», ha detto il leader dell'Udc, Casini. «Può essere per alcuni troppo coraggiosa o temeraria, per altri timida - ha sottolineato, ma tutti sappiamo che se non convinciamo chi investe nei titoli di Stato italiani della serietà dei nostri propositi rischiamo la bancarotta».

Ore 21,02. Casini: chi sostiene il Governo non dissemini trappole. In aula vittime di amnesia
«Chi sostiene la maggioranza, non può disseminare la strada di trabocchetti. Basta con le furberie del passato. Questa manovra non ha alternative. Tutti sappiamo che rischiamo la bancarotta. Il nostro destino si gioca in Europa. Monti siede a Palazzo Chigi, perchè può fare ciò che le maggioranze passate hanno dimostrato di non volere o non potere fare», ha affermato in aula alla Camera il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini. «Ho rispetto per gli amici della Lega. Ma perchè non hanno messo in atto le loro ricette miracolose quando era possibile? Ci sono molti in aula che sono vittime di amnesia».

Ore 20,50. Fli: Monti poteva fare meglio, ma c'è il noviziato
«Si poteva fare meglio ma dobbiamo dare atto che c'é il noviziato». Italo Bocchino, a nome di Fli, esprime il «sì convinto» dei finiani alla manovra economica del governo. Appare curioso l'uso del termine "noviziato": a parte l'ambito religioso, indica una fase della formazione degli scout. Dura un anno e segna il passaggio dell'esploratore allo scoutismo adulto.

Ore 20,46. Popolo e territorio annuncia il no al decreto
Popolo e Territorio vota contro la manovra, perchè su di essa «nutre ponderate riserve». Lo ha detto Silvano Moffa, annunciando alla Camera il no del suo gruppo sul decreto. «Possiamo essere sicuri - ha domandato - che l'intervento del chirurgo poi non porti alla morte del paziente?». La critica è che le misure «la manovra potrebbe avere contraccolpi sul lavoro e la crescita», come hanno sottolineato in audizione Confindustria e Istat. Quando all'annuncio di una seconda fase, Moffa ha affermato che «ogni volta che un governo era chiamato a interventi urgenti ed ha annunciato fasi diverse, ha poi sempre fallito. Non dico questo per auguragli il fallimento, ma per dire che già in questa manovra dovevano esserci misure che indicassero un percorso di crescita».

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