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Questo articolo è stato pubblicato il 07 gennaio 2013 alle ore 12:24.
In questi giorni si parla continuamente di premier e capi di coalizioni. I partiti discutono per trovare una sintesi prima del deposito del contrassegno e delle reciproche dichiarazioni di coLlegamento delle liste. Ma cosa dice la legge elettorale vigente?
Il sistema elettorale
In Italia nel 2005 sono stati riformati i sistemi elettorali delle Camere dalla legge 21 dicembre 2005, n. 270, che ha modificato il Dpr 30 marzo 1957 n. 361. Abbiamo un sistema elettorale di tipo proporzionale con soglie di sbarramento per singole liste e per coalizioni di liste e premi di maggioranza, configurati in modo diverso alla Camera e al Senato.
Oltre al deposito di contrassegno e programma, l'indicazione del "capo della forza politica"
Partiti e gruppi politici che intendono candidarsi devono depositare contestualmente al contrassegno, anche il proprio programma elettorale nel quale deve essere indicato il nome e il cognome del "capo della forza politica".
Nelle coalizioni si deposita anche l'indicazione del capo unico
All'atto di deposito del contrassegno i partiti o gruppi politici possono collegarsi fra loro in coalizioni. Le dichiarazioni di collegamento devono essere reciproche. Il collegamento ha rilievo anche ai fini di una eventuale attribuzione del premio di maggioranza. I partiti o i gruppi politici collegati in coalizione devono dichiarare al momento del deposito il nome della persona indicata come "unico capo della coalizione".
In Gazzetta i collegamenti ammessi
Entro il trentesimo giorno antecedente quello della votazione, dice la normativa, gli Uffici centrali circoscrizionali comunicano l'elenco delle liste ammesse, con un esemplare del contrassegno, all'Ufficio centrale nazionale che, dopo aver accertato la regolarità delle dichiarazioni, pubblica sulla Gazzetta Ufficiale l'elenco dei collegamenti ammessi, entro il ventesimo giorno precedente quello della votazione.
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