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Questo articolo è stato pubblicato il 28 febbraio 2013 alle ore 07:18.

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Il più incredibile successo nella storia della politica online: così il sito online d'informazione tecnologica Business Insider descrive i risultati del Movimento 5 Stelle su internet. Da giorni alimenta le discussioni sul web. Soprattutto all'estero stupisce un'organizzazione decentrata e flessibile. Business Insider osserva che l'intera campagna è stata condotta con tre dipendenti, un blog e gli incontri attraverso i meetup tra i suoi sostenitori. Forse si tratta di una semplificazione estrema. Ma lascia trasparire la complessa evoluzione iniziata con il blog di Beppe Grillo e appena approdata in Parlamento. Che rivela non poche differenze con la politica tradizionale.

Un megafono online: il blog di Beppe Grillo
Il primo a conquistare attenzione su internet è stato il blog di Beppe Grillo: già nella seconda metà degli anni Duemila era tra i primi dieci al mondo nella classifica di Technorati quando tutti gli altri blog nella top ten erano scritti in inglese e spesso erano dedicati alle tecnologie. Raccoglieva già migliaia di commenti. In seguito i social media come Twitter e Facebook diventeranno uno spazio per allargare il coinvolgimento dei simpatizzanti e degli attivisti.

Le piazze digitali sul territorio: i Meetup
Dopo il successo del blog sono iniziati gli incontri organizzati nella piattaforma Meetup: è uno spazio digitale su internet nato a New York e utilizzato per la prima volta in modo ampio durante la campagna elettorale di John Kerry, candidato democratico alla Casa Bianca nel 2004. A sperimentarla nel medesimo periodo fu anche un giovane avvocato dell'Illinois in corsa per il Senato, Barack Obama. Al momento Meetup indica che sono 800 i gruppi nel mondo sotto il titolo "Meetup di Beppe Grillo": riuniscono circa 111mila iscritti in tre continenti. E sono un luogo digitale aperto ai dibattiti. Riducono la necessità di riunioni nelle sedi fisiche e i costi di organizzazioni politiche più tradizionali: le discussioni avvengono in spazi pubblici e in modo visibile a chiunque. Meetup è un punto di aggregazione per meeting e manifestazioni sul territorio, ma non l'unico. Molti gruppi del Movimento 5 Stelle hanno un blog. E trovano un'area per confrontarsi nei social media come Facebook e Twitter. Inoltre secondo le rilevazioni di Social Trends il canale su YouTube di Beppe Grillo ha 153mila iscritti: ha più fan di Jovanotti (99mila) e di Tiziano Ferro (79mila).

Deliberazioni di gruppo su LiquidFeedback
Con un'organizzazione distribuita sul territorio gli spazi online sono utilizzati anche per prendere decisioni. Il Movimento 5 Stelle sta sperimentando LiquidFeedback. È una piattaforma adoperata da alcuni anni dal Partito Pirata in Germania dove i partecipanti possono contribuire a proposte e deliberazioni. Mettono in pratica il meccanismo del proxy voting: ogni persona può sceglierne un'altra a cui affida il suo voto. E in questo modo, ad esempio, singoli utenti più esperti in un'area sommano le deleghe ricevute. La procedura accelera discussioni e decisioni che richiederebbero ogni volta la presenza di tutti gli iscritti. L'accesso a LiquidFeedback avviene in genere su invito attraverso un messaggio di posta elettronica. La visione che promuove è quella di una democrazia liquida. E in Germania è un metodo che ha convinto anche la pubblica amministrazione locale nel distretto di Friesland che sta eseguendo un test per valutarne l'efficacia. Le bozze dei documenti in esame sono aperte, secondo differenti modalità, ai contributi dei partecipanti che possono esprimere la loro opinione. Non è quindi necessario essere nel medesimo luogo fisico. LiquidFeedback è utilizzato anche dal Movimento 5 Stelle: alcuni gruppi adoperano la piattaforma su base locale.

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