Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 22 gennaio 2013 alle ore 16:02.

My24

L'ex amico e poi nemico di rottamazione Pippo Civati lo invoca come vicepremier in tandem con Bersani, la bersaniana doc in prima fila alle primarie Alessandra Moretti lo definisce «bravo e rispettoso» e annuncia comizi comuni, financo il "rottamato" Massimo D'Alema lo elogia. Eppure Matteo Renzi è stato il vero fantasma, fin qui, della campagna elettorale del Pd.

Campagna senza scoppiettii televisivi
Una campagna un po' sotto tono, senza scoppiettii televisivi come vuole lo stesso Bersani, ma che ad un mese dal voto rischia di risultare un po' troppo grigia. Da qui, anche, la chiamata corale verso il giovane sfidante alle primarie. «Renzi ha una funzione essenziale, dovrà dare un contributo decisivo per convincere chi ancora tentenna – spiega la Moretti –. Penso a tutti quegli che non hanno voglia di andare a votare, agli elettori moderati smarriti, ai delusi che la scorsa volta scelsero Bossi e Berlusconi».

Diplomazie al lavoro per un comizio Bersani-Renzi a Firenze
Ed eccola, la data del comizio Bersani-Renzi a Firenze: 1° febbraio. Dovrebbe essere l'unico appuntamento in comune. Il segretario del Pd lo ha detto e fatto capire chiaramente: meglio dividersi i compiti. Forse, insinua qualche malizioso di parte renziana, Bersani ha paura del confronto mediatico che lo vedrebbe in difficoltà, «il presentatore potrebbe insomma risultare più bravo del presentato...». Comunque sia il sindaco di Firenze aveva dato la disponibilità, nei giorni scorsi, allo schema Obama-Clinton – fanno sapere i collaboratori di Renzi –. Ma Bersani ha preferito un'altra strada.

Renzi sarà a Prato con D'Alema
Dunque iniziativa in comune a Firenze, dopodiché Renzi si concentrerà soprattutto al Nord, dove ha il suo bacino elettorale più forte. Piemonte (qui Renzi arrivò primo al primo turno delle primarie), Veneto e naturalmente Lombardia, dove il Pd di Bersani rischia di rimanere stritolato tra i centristi di Monti e la lista di Ingroia perdendo il premio di maggioranza regionale per il Senato. In agenda anche una chicca assoluta: a Prato (dove alle ultime elezioni ha vinto il centrodestra) si sta organizzando un'iniziativa comune con Renzi e D'Alema. Bel colpo mediatico: rottamatore e rottamato insieme per la ditta. «Ma andremo anche al Sud dove siamo meno forti se il partito lo riterrà necessario e ce lo chiederà», chiosano dallo staff renziano.

Le apparizioni in tv
Poi c'è il capitolo apparizioni in tv: com'è noto e come ha più volte detto lui stesso, Bersani continuerà a ridurre al minimo la sua presenza in tv marcando così la distanza con l'onnipresente Silvio Berlusconi e anche con Mario Monti. Un po' perché il leader del Pd non dà il meglio di sé in televisione, un po' per il semplice ragionamento che quando si sta vincendo bene una partita si lavora per mantenere il risultato evitando azioni troppo rischiose. Renzi, invece, ha il vantaggio di non essere il candidato premier e di essere telegenico: domani sera sarà da Irene Bignardi alle Invasioni barbariche, presto anche da Bruno Vespa, e trattative in corso ci sono con Lucia Annunziata, che lo vorrebbe ospite nel suo nuovo programma "Il leader" già questo venerdì. Ma due apparizioni televisive in due giorni sembrano troppe financo a Renzi, che gioca di sponda e non può avere una presenza televisiva da candidato premier. Sul programma della Annunziata ci sono poi da parte di Renzi perplessità di altro genere, condivise anche dallo staff di Bersani: meglio evitare i confronti con tanti protagonisti che rischiano di sfociare in rissa, il sindaco di Firenze preferisce ove possibile il format dell'intervista.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.