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Questo articolo è stato pubblicato il 22 gennaio 2013 alle ore 15:00.
Vincitori e vinti. Trombati o rottamati. Ripescati o riciclati. Dopo liti, minacce, gialli, misteri, maratone notturne, trattative infinite, la consegna delle liste ha messo fine alla corsa di molti ex, premiando altri candidati. Con casi spinosi e tante curiosità.
Bittarelli, nuova casacca per il capo dei tassinari romani
Indosserà una nuova casacca Loreno Bittarelli, presidente storico della cooperativa 3570. Tenterà di portare le istanze dei tassinari in parlamento nelle file dei Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni.
Carraro in lista, contestato da molti esclusi
Nuova avventura politica per Franco Carraro, candidato al quarto posto delle liste emiliane per il Senato, subito dopo Carlo Giovanardi. Ex titolare di numerose cariche (tra le quali quella di ministro del turismo e spettacolo in governi Goria-De Mita-Andreotti, di sindaco di Roma e di presidente di Coni e Figc - attualmente è membro Cio), è stato contestato da molti esclusi.
Chiara Colosimo con la Meloni: prese il posto di Batman
In sesta posizione nella lista di Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia, c'è anche Chiara Colosimo, ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio. Fu lei a prendere il posto alla regione lasciato da Batman, alias Franco Fiorito. L'abbandono del Pdl lo lanciò con un tweet. «Il partito - spiegò - ci ha imposto Franco Fiorito come capogruppo, ma non si è mai preoccupato di verificarne l'operato, né da un punto di vista politico né amministrativo».
Cosentino è fuori dopo uno psicodramma
Al termine di uno psicodramma resta fuori l'ex sottosegretario all'Economia, Nicola Cosentino, accusato di collusione con il clan del Casalesi. Ha prevalso la linea dura di Alfano contro gli «impresentabili». Al termine del tormentone è scoppiato il giallo delle firme trafugate: le liste del Pdl sparite con gli atti di accettazione delle candidature per il Senato e per la circoscrizione Campania 2 alla Camera. Sparizione poi smentita dal partito di Berlusconi. Alla fine la rinuncia di Cosentino. Una sceneggiata che certo non aiuta a riconciliare gli elettori con la politica.
Dreyfus è in lista: la sua confessione tardiva ha fatto condannare Sallusti
Decimo in Lombardia 2 è entrato Renato Farina, il parlamentare del Pdl autore dell'articolo, a firma Dreyfus per il quale Alessandro Sallusti è stato condannato. In aula alla Camera, dopo le rivelazioni di Sgarbi, confessa di essere l'autore del pezzo. Peccato che la confesione tardi.
Fitto capolista in Puglia, nonostante il processo in corso
Capolista del Pdl in Puglia é l'ex ministro Raffaele Fitto, nonostante per lui sia stata chiesta a Bari dal pm Renato Nitti una condanna a 6 anni e 6 mesi di reclusione nel processo La Fiorita. Il processo in corso dinanzi alla Prima sezione del Tribunale di Bari che vede coinvolti 43 imputati e 6 società, tra cui l'ex presidente della Regione Puglia. Si parla di illecito finanziamento pubblico ai partiti, peculato e di due episodi di abuso d'ufficio.
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