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Questo articolo è stato pubblicato il 01 febbraio 2013 alle ore 08:59.

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Antonio Ingroia (Agf)Antonio Ingroia (Agf)

Una ipotesi di governo con il centrosinistra è possibile, dice il leader di "Rivoluzione civile" Antonio Ingroia, ospite questa mattina di "Omnibus" sul La7, «Ma se questa alleanza dovesse essere estesa a Monti, il nostro appoggio è assolutamente escluso».

Coerenti anche a costo di tornare alle urne
«Noi vogliamo essere alternativi a Berlusconi e a Monti - sottolinea l'ex pm - se anche i voti di "Rivoluzione civile" al Senato fossero indispensabili per una maggioranza Bersani-Monti, noi non appoggeremmo mai uno schieramento di questo tipo, anche a costo di tornare alle elezioni. È una questione di coerenza».

Mps, Bankitalia «Un po' distratta»
Parlando dello scandalo Mps, Ingroia critica il ruolo della Banca d'Italia: «è stata un po' distratta». La presenza invasiva dei partiti e della politica nella gestione delle banche «credo sia una cosa da evitare», mentre sul prezzo pagato da Mps per rilevare Antonveneta, Ingroia spiega: «Mi fido del mio fiuto e i 2 miliardi di euro che hanno preso una strada diversa dagli altri 7 miliardi mi sanno di fondo nero».

Sentenza ascolti Napolitano: «Sconfitta la Costituzione»
Incalzato sul significato della recente sentenza della Consulta che ha imposto alla Procura di Palermo di distruggere i nastri delle intercettazioni Napolitano-Mancino nell'ambito dell'inchiesta sulla presenunta trattiva Stato mafia, Ingroia conferma la sua opinione: «È stata sconfitta per la Costituzione repubblicana e dell'equilibrio dei rapporti tra poteri dello Stato, che è stato incrinato dall'estensione impropria delle tutele del capo dello Stato».

Pronuncia «politica, la rispetto ma la considero impropria»
Alla domanda se ritiene la sentenza n. 1/2013 della Consulta una sentenza politica, Ingroia risponnde di non ritenerla tale «Nel modo in cui intende una sentenza politica Silvio Berlusconi, ovvero una decisione adottata da giudici politicizzati con espliciti fini politici, ma ogni sentenza ha un suo tasso di politicità, e in questo caso la scelta di circondare il capo dello Stato di maggiori garanzie di quanto non fosse previsto fino ad ora è una sentenza politica. La rispetto, ma credo sia stato impropio adottarla in sede di conflitto tra poteri dello Stato. L'avrei accettata meglio se avesse scelto di dichiarare la parziale illegittimità del Codice di procedura penale».

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