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Questo articolo è stato pubblicato il 08 febbraio 2013 alle ore 09:58.

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La classifica dei soggetti politici più influenti rispecchia il recupero del centrodestra certificato dai sondaggi degli ultimi giorni: ben cinque dei primi dieci posti appartengono all'area del centrodestra (con l'account ufficiale del Popolo della Libertà che occupa saldamente il primo posto), due alla coalizione guidata da Mario Monti (con Casini e lo stesso Monti), uno ad Oscar Giannino, che Berlusconi ha ripetutamente invitato al ritiro sostenendo di avere lo stesso programma (ma il leader di Fare Fermare il Declino come risposta ha dichiarato in diretta televisiva di voler far perdere Berlusconi e in seguito ha lanciato hashtag #berlusconiglio).

Le classifiche dell'8 febbraio:

» I temi caldi

» I politici più attivi

» I politici più influenti

» Archivio

All'area progressista appartengono, invece, le due posizioni mancanti, ma con due esponenti che non si sono risparmiati frecciate e polemiche all'insegna del voto utile: Bersani occupa il terzo posto, mentre Ingroia si trova all'ottavo posto.

La difficoltà del centrosinistra è certificata dalla classifica dei più attivi che non vede nelle prime dieci posizioni nessun account ufficiale di partito, leader nazionale o campagna. Unica eccezione Stefano Bonaccini, segretario regionale per l'Emilia Romagna del Partito Democratico, che dalle elezioni primarie si trova stabilmente nelle prime dieci posizioni e oltre ad informare sui suoi appuntamenti politici e le posizioni del partito, non si tira mai indietro nel rispondere a chi lo tira in causa (anche i più polemici).

Menzione speciale per il primo classificato nella classifica, il consigliere regionale lombardo della Lega Nord Davide Boni che è molto attivo non solo attraverso tweet diretti, ma anche rilanciando quelli di altri utenti e mezzi di informazione. La classifica dei più attivi può essere fuorviante se non si considera che per essere efficaci bisogna trovare una corrispondenza con la capacità di influenza attraverso le menzioni e il numero di follower. Da questo punto di vista la decima posizione di Grillo va bilanciata con i suoi 864 mila follower, un numero nettamente superiore a qualsiasi altro soggetto politico su twitter. Inoltre il leader del Movimento Cinque Stelle sta realizzando un'interessante integrazione tra vecchio e nuovo: tra uso della rete ed un tour che lo sta portando a realizzare comizi in centinaia di piazze (uno strumento che è stato dichiarato morto con troppa fretta).

Infine nella classifica degli argomenti maggiormente menzionati, Berlusconi è anche questa settimana al primo posto. In un remake del 2006 ha preso l'iniziativa con forza per occupare il centro della scena e far diventare le tasse il metro di giudizio principale per indecisi e potenziali astensionisti (questi ultimi in misura preponderante appartengono al suo schieramento politico): al posto dell'abolizione dell'Ici c'è l'IMU e questa volta, visto che la rimonta è più difficile, non si è limitato all'abolizione, ma ha promesso la restituzione di quella pagata nel 2012. Come nelle elezioni del 2006 Berlusconi deve convincere il suo elettorato deluso (che stavolta ha anche l'alternativa aggiuntiva di un voto a Monti o a Grillo) a dargli fiducia e andare a votare. Si tratta di una campagna che ha come scopo principale la mobilitazione e nelle campagne di mobilitazione il messaggio riguarda lo stesso elettore che si cerca di convincere.

Per convincere gli elettori mobilitabili bisogna puntare su un messaggio che evidenzi l'importanza della loro partecipazione al voto. Oltre alla rituale "scelta di campo" e all'invito a non far vincere la sinistra dividendo i moderati, Berlusconi ha rilanciato la formula del contratto con gli italiani prendendo impegni sulle due maggiori preoccupazioni degli elettori: il lavoro e le tasse. Nella classifica dei temi caldi "#Italiagiusta" e "Bersani" tallonano il leader del centro destra, ma ora sia Monti che Bersani dovranno delineare meglio la loro visione del Paese sintetizzata dagli slogan "L'Italia che sale" e "L'Italia giusta". Attraverso twitter è possibile veicolare con efficacia messaggi politici (a patto che siano semplici, credibili e facili da ricordare).

Nota metodologica
I dati sono elaborati due volte la settimana da http://electionista.com , sulla base della rete di politici, partiti, media, giornalisti e commentatori su Twitter. La classifica dei politici più attivi si basa sul numero di tweet. La classifica dei temi caldi si basa sul numero di menzioni nella rete politica italiana su Twitter. La classifica dei politici più influenti si basa sulle menzioni e i retweet all'interno della rete di politici, giornalisti e commentatori.

Le rilevazioni vengono condotte dal venerdì alla domenica per i dati pubblicati online il martedì e dal lunedì al mercoledì per i dati messi online il venerdì. Ogni tabella riporta il ranking attuale e quello relativo alla rilevazione precedente

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