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Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2013 alle ore 17:53.
Hanno già votato. Lo hanno fatto per eleggere 18 parlamentari in Italia: 12 deputati e 6 senatori. Gli oltre 3 milioni di italiani residenti al'estero (3.438.670 gli elettori per la Camera e 3.103.887 per il Senato) hanno votato per corrispondenza, con spedizione all'ufficio consolare la scheda con il proprio voto per la lista e i candidati che si sono presentati nella circoscrizione estero di Camera e Senato (ameno che si sia comunicata per tempo al consolato l'opzione del voto in Italia), per un totale di 13 liste e 227 candidati (51 donne). Il tutto con un sistema elettorale non bloccato come impone il "Porcellum" ma basato sulle preferenze (una o due a seconda delle ripartizioni geografiche).
Il voto per corrispondenza
In base alla legge (459/2001) le schede con l'indacazione di voto dovevano essere spedite entro il 14 febbraio (decimo giorno antecedente il voto in Italia) agli uffici consolari. E sono considerate valide le buste pervenute al consolato entro le ore 16, ora locale, del 21 febbraio (il giovedì antecedente la data stabilita per le votazioni in Italia). Spetta poi agli uffici consolari inviare le buste all'Ufficio centrale per la circoscrizione Estero costituita presso la corte d'appello di Roma. Lo scrutinio delle schede pervenute dall'estero avverrà contestualmente allo scrutinio dei voti espressi in Italia, e cioè a partire dalle ore 15 di lunedì 25 febbraio.
Gli eletti ripartiti per area geografica
Nell'ambito della circoscrizione Estero sono individuate quattro ripartizioni geografiche: Europa; America meridionale; America settentrionale e centrale; Africa, Asia e Oceania. In ciascuna è eletto un senatore e un deputato, mentre gli altri seggi sono distribuiti in proporzione al numero dei cittadini italiani che vi risiedono, secondo l'elenco aggiornato redatto dal Ministero dell'interno. In base al Dpr pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 24 dicembre, l'Europa (2,3 milioni di residenti) eleggerà in tutto cinque deputati e due senatori, il Sudamerica (1,3 milioni) quattro deputati e due senatori; il Nordamerica (388mila) rispettivamente due e uno, mentre l'Asia-Africa-Oceania (229mila) un deputato e un senatore.
Gli aventi diritto al voto
Votano per la circoscrizione estero i cittadini italiani residenti all'estero iscritti nelle liste elettorali predisposte sulla base dell'elenco che il ministero dell'Interno deve mettere a punto unificando i dati dell'anagrafe degli italiani residenti all'estero (Aire, tenuta dai Comuni) e quelli degli schedari consolari. Quest'anno hanno potuto votare per corrispondenza anche militari, dipendenti pubblici e professori universitari temporaneamente all'estero per motivo di servizio o per missioni di servizio (in totale, in base alle stime del Viminale circa 12.700 persone), ma non i 20mila studenti universitari all'estero con il progetto Erasmus. Malgrado gli auspici bipartisan alla fine il governo non è riuscito infatti a trovare una soluzione a causa di asserite difficoltà tecnico-giuridiche «insuperabili».
Bassa affluenza alle scorse elezioni
Nel 2008., in occasione delle ultime elezioni politiche gli elettori della circoscrizione estero per la Camera erano 2.924.178 e per il Senato 2.627.832. L'affluenza alle urne in quell'occasione è stata bassa: il 39,5% alla Camera e il 40,3% al Senato. Con una vittoria del Pd alla Camera e del Pdl al Senato. Alla Camera su 12 seggi in ballo, infatti, sei sono andati al Pd e quattro al Pdl (uno all'Idv e un altro al Movimento associativo italiani all'estero). Al Senato, su sei seggi da ripartire, tre li ha vinti il Pdl e due i democratici (e un altro al movimento italiani all'estero).
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