Le elezioni sono alle porte, e il leader dei centristi, Mario Monti, sembra dedicare la giornata a ipotizzare scenari - ad esempio una grande coalizione se le urne non dessero una maggioranza chiara: «Sono da tanti anni fautore di grandi coalizioni per risolvere i problemi seri del Paese. Del resto quello che abbiamo fatto quest'anno é stata una strana grande coalizione di fatto» - a marcare i distinguo («Io non ho e non avrò niente in comune con questa coalizione di sinistra»), e a ribadire antipatie (tutto parlando a "L'aria che tira", su La 7).

"Razza padrona", nuovo scontro con Vendola
In particolare per il leader di Sel Nichi Vendola. «Lui parla nei miei confronti della "solita razza padrona"», spiega. «Lo invito a un attimo di riflessione: chi ha messo di più le briglie al capitalismo europeo, americano, multinazionale? Lui, altri o io? Io credo di essere stato la persona in Europa che ha più disciplinato, anche con pesanti multe, il capitalismo ogni volta che andava fuori dalle regole».

Fiat, botta e risposta con Giannino sul presunto conflitto di interessi
Nel mirino del premier uscente anche il leader di "Fare", Oscar Giannino, per il quale il Professore avrebbe pronta una querela in risposta all'
accus di avere un conflitto di interessi a proposito della Fiat. «Se non fossimo in campagna elettorale, e queste cose dovessero essere prese sul serio, partirebbero azioni penali». Il botta e risposta tra i due candidati premier avviene nel corso della puntata, con Giannino in collegamento per la seconda parte della trasmissione. Monti insiste severo: «Lei ha una mente fantasiosa» e ha detto parole «gravemente diffamanti. Lei ha scritto che io ho un conflitto di interessi molto più granda di Berlusconi perché avrei interessi legati alla Fiat. Lo ritiri. Sono sicuro che un uomo intelligente come lei ha capito che non deve piu ripetere tali sciocchezze». Giannino, da parte sua spiega che «il presidente Obama é molto interessato alla vicenda Fiat-Chrysler» e che il conflitto di interessi «riguarda altri candidati di Scelta Civica».Da parte sua, conclude, sottolinea di provare stima per Monti che «ha restituito dignità all'Italia dopo Berlusconi».

«Se non avremo in numeri staremo all'opposizione»
La maratona mediatica prevede anche un intervento a Rainews 24, in cui chiarisce il ruolo della sua coalizione dopo il voto: «Se non avremo i numeri sufficienti, staremo all'opposizione». Quanto ai possibili accordi con Bersani e Vendola e su chi dovrà "dirigere il traffico", come aveva detto il segretario del Pd, Monti sottolinea come «un accordo che comprendesse anche me dovrebbe avere anche il mio consenso». Da parte sua, conferma di non «essere interessato adesso al nome di chi dirige il traffico... Noi porteremo in Parlamento un bel pezzo della società civile. Non lo facciamo per avere un accordo di governo più conveniente ma per fare le riforme che il Paese aspetta da tempo».

Finmeccanica? «Aspettiamo decisioni dei Pm»
«Noi crediamo nella divisione dei poteri e, a differenza di altri, rispettiamo profondamente la magistratura», spiega poi Monti replicando a chi critica l'esecutivo per non essere intervenuto prima sui vertici di Finmeccanica. «È difficile pretendere da parte del governo dei provvedimenti quando i procedimenti della magistratura sono in corso»

Confronto in tv, gli italiani non sono minorati»
Nel corso della mattinata, Monti torna poi a sollecitare un confronto televisivo con gli altri candidati, e in particolare con Silvio Berlusconi, che aveva bocciato la richiesta definendola una mossa da «disperato». «Non possiamo trattare i cittadini italiani come dei minorati», spiega il leader di "Scelta civica" arrivando a un convegno a Roma. E ribadisce la necessità di un confronto fra candidati: «Mi sembra che tutti loro stiano in un modo o nell'altro - prosegue Monti - deludendo le aspettative e l'interesse legittimo degli italiani. È troppo facile raccontare la propria storia, bisogna comparare e discutere pacatamente».

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