Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 24 febbraio 2013 alle ore 14:43.
Le tre ragazze, una francese e due ucraine, tra i 20 e il 25 anni, sono state bloccate dagli uomini della Digos e dai Carabinieri e portate negli uffici della questura di Milano per essere identificate. Le tre donne, appartenenti al movimento di protesta Femen fondato in Ucraina nel 2008, rischiano una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.
Le giovani sono entrate nell'androne della scuola dove ha votato Berlusconi e si sono mischiate tra i giornalisti nella zona riservato alla stampa, delimitata da alcuni banchi scolastici: non appena Berlusconi è entrato nella scuola ed è passato davanti ai giornalisti, lo hanno contestato verbalmente e sono avanzate verso di lui a torso nudo spostando i banchi, dopo essersi abbassate la cerniera dell'eskimo che indossavano.
Bloccate subito dagli uomini delle forze dell'ordine, sono state portate all'esterno ma due in particolare hanno opposto molta resistenza cercando di divincolarsi anche con graffi e calci, fino a quando Polizia e Carabinieri sono riusciti a portarle via nei loro mezzi.
Dopo la recente protesta a Città del Vaticano in difesa dei gay, le attiviste di Femen puntano il dito contro Silvio Berlusconi. E' stato lui oggi il bersaglio di tre donne, che, a seno nudo, hanno urlato 'basta Berlusconi' davanti al seggio di Milano, di via Scrosati. Una protesta che rientra perfettamente nel cliche' del movimento di protesta ucraino, nato nel 2008 e divenuto famoso, su scala internazionale, proprio per la pratica di manifestare in topless contro sessismo, turismo sessuale e discriminazioni sociali.
Alcuni degli obiettivi del movimento, la cui colonna portante e' costituita da studentesse universitarie tra 18 e 20 anni, sono "incrementare le capacita' intellettuali e morali delle giovani donne in Ucraina", "ricostruire l'immagine dell'Ucraina, un paese dalle ricche opportunita' per le donne" e modificare l'immagine dell'Ucraina all'estero da meta di turismo sessuale a paese democratico.
Ma Femen valica spesso i confini: il 24 febbraio 2012 ha protestato a Milano contro il mondo della moda; il 2 marzo 2012 a Vienna per i diritti delle donne; il 4 marzo 2012 contro il capo del governo russo Vladimir Putin; l'8 marzo 2012 a Istanbul contro le violenze sulle donne; il 31 marzo 2012 sulla Tour Eiffel a Parigi contro la situazione delle donne nell'Islam; il 2 agosto 2012 a Londra contro gli Stati che che applicano la Sharia e che partecipano ai Giochi della XXX Olimpiade; il 18 settembre scorso di nuovo a Parigi in occasione dell'inaugurazione, nel 18simo arrondissement della capitale francese, di un nuovo "Centro internazionale" per "addestrare le attiviste per le azioni nell'Unione europea"; il 13 gennaio scorso a Citta' del Vaticano in occasione dell'Angelus, per manifestare a favore dei diritti dei gay e il 26 gennaio all'entrata del Centro Congressi di Davos (Svizzera), in occasione del World Economic Forum.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Dai nostri archivi
Moved Permanently
The document has moved here.
Cronaca
- Grillo: Pd e Pdl votino fiducia al governo M5S. Bersani: basta battute
- De Gregorio: 3 milioni da Berlusconi per sabotare il governo Prodi. Cavaliere indagato, sequestrata cassetta di sicurezza
- I «5 Stelle» e internet: come il movimento di Grillo si pensa e si organizza sul web
- Bersani e Grillo, programmi a confronto: «vicini» su pagamenti Pa e sgravi Pmi, lontani sulla grande industria
- Per governare a Bersani mancano 37 senatori
I video di Stefano Folli
- Elezione dei presidenti delle Camere, verso il primo test
- Monti e lo sforzo di separare Vendola e Bersani
- IL PUNTO / Bersani e Monti, una nuova mappa dell'Italia politica (di Stefano Folli)
- IL PUNTO / Berlusconi-Maroni, accordo obbligato frutto di due debolezze (di Stefano Folli)
- IL PUNTO/Monti tra incidenti di percorso e speranze europee (di Stefano Folli)
Flussi e sondaggi
- Lo «spread» tra le due coalizioni si è ridotto nell'ultimo mese. Guarda la media dei sondaggi
- Lombardia e Campania, duello per il Senato
- Ecco che cosa dice la legge elettorale sull'indicazione dei capi coalizione
- L'Italia di oggi sta peggio della Grecia. Ritorno al voto? Il porcellum riprodurrebbe l'ingovernabilità
- Il Movimento 5 stelle prende voti da tutti i partiti
Il Punto di Stefano Folli
- In attesa di un futuro piano B, Bersani e il Pd evitano gli ultimatum
- Nel duello Berlusconi-Monti il premier «in pectore» fa poco notizia
- Se sarà «governo del presidente» occorre un presidente che lo garantisca
- L'ambizione, nonostante tutto, di diventare il Polo riformista
- Grillo è tornato e vuole contendere l'elettorato a Berlusconi