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Questo articolo è stato pubblicato il 24 febbraio 2013 alle ore 18:20.

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Temporali sospesi durante le prime ore della mattinata e qualche raggio di sole hanno invogliato i cittadini romani, in una Capitale mobilitata per l'ultimo Angelus di Papa Benedetto XVI, a recarsi numerosi ai seggi. L'affluenza a Roma è infatti stata in linea con quella di cinque anni fa, in controtendenza rispetto al calo di circa due punti registrato a livello nazionale: alle 12 avevano già votato il 15,70% contro il 15,83 del 2008. La partecipazione ha tenuto in tutta la regione Lazio, anche se fuori Roma un po' di flessione c'è stata: nel Lazio 1 15,58% (16,01 nel 2008) e nel Lazio 2 13,22 (15,14 bel 2008). Buona affluenza anche per le Regionali: alle ore 12 avevano già scelto il loro presidente della regione il 13,89% contro l'8,20 delle scorse regionali. Ma l'aumento dell'affluenza per le regionali, registrato anche in Lombardia, è dovuto all'election day e non sembra frutto di particolare affezione dei cittadini romani e laziali all'istituzione regionale.

In coda in mattinata soprattutto i senior
Dunque i romani si sono mobilitati già di prima mattina: code per votare nei quartieri Trieste, Portuense, Esquilino, Monteverde e anche nelle periferie di Corviale e Tuscolano. Una nota di colore all'Esquilino, quartiere a forte presenza di extracomunitari, con un gruppo di giovani cinesi ormai "romanizzati" che fuori dal seggio protestavano per il non diritto al voto. Ma le code viste in mattinata a Roma erano composte quasi esclusivamente da over 50enni. Giovani (ancora?) non pervenuti. Alle 13.30, nel seggio monteverdino di Largo Ravizza ormai deserto per il rito del pranzo domenicale, il giovane scrutatore notava: «Abbiamo visto solo anziani, per la verità. I ragazzi sembra si siano rintanati, ma forse devono ancora svegliarsi dopo aver fatto le ore piccole ieri notte...». Aspettando i giovani, le operazioni di voto nella Capitale si sono svolte in generale senza particolari incidenti. Da segnalare, tuttavia, uno sgradevole episodio avvenuto in un seggio dell'Appio Latino: un anziano di 93 anni, ipovedente ma perfettamente autosufficiente, non ha potuto esercitare il suo diritto di voto perché il presidente del seggio non gli ha permesso di uscire fuori dalla cabina buia per visualizzare meglio il simbolo prescelto. Le schede gli sono state strappate di mano e sono state depositate bianche nell'urna nonostante le proteste dell'anziano.

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