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Questo articolo è stato pubblicato il 05 novembre 2013 alle ore 11:03.

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Nel 2015 l'Alto Adige prevede di coprire con le energie rinnovabili (sole, acqua, vento, biomasse e biogas) il 75% del suo fabbisogno. Green è il territorio e green sono le politiche locali, all'avanguardia nel mondo. Verde è anche la vocazione di almeno la metà delle aziende non altoatesine che hanno scelto di insediarsi qui, grazie alle politiche favorevoli alle imprese attivate dalla Provincia della regione autonoma.

Dal 2012, la Giunta provinciale ha introdotto l'esenzione quinquennale dell'Irap per aziende di nuova costituzione in Alto Adige. Zero Irap, quindi, e massima assistenza soprattutto da parte dell'agenzia di attrazione d'impresa Business location Sudtirol-Alto Adige (Bls), come sottolinea Petra Seppi, responsabile business development. «In quasi cinque anni, Bls ha favorito l'insediamento di 64 imprese di cui 28 quest'anno, per un totale di 300 posti di lavoro che, secondo i piani di sviluppo delle singole aziende, potrebbero crescere del doppio nell'arco dei prossimi tre anni», dice Seppi. E le imprese riferiscono che l'Irap non è il motivo principale per aprire una sede o una start-up in Alto Adige: il territorio è a scarsa burocrazia e massima ospitalità e capacità d'innovazione, soprattutto nel campo dell'edilizia.
Per illustrare alle imprese del resto d'Italia questa opportunità, Bls ha ideato, con Il Sole 24 Ore, una serie di incontri informativi, l'ultimo dei quali si è svolto a Milano e ha sviluppato su Twitter un interessante follow-up con l'ashtag #cresceresipuo, diventando trending topic per qualche ora.

L'innovazione altoatesina ha il suo punto di forza nelle imprese, nell'università e nel Tis, l'innovation park di Bolzano, diretto da Hubert Hofer. Il Tis ha favorito cluster tematici per le imprese che operano nelle energie rinnovabili, nella bioedilizia, nella mobilità ecologica, nelle tecnologie alpine e nelle nanotecnologie. Le 103 start-up incubate nel Tis hanno un tasso di sopravvivenza medio di oltre il 90%. Su tutto il sistema, veglia la Provincia di Bolzano, che, informa il direttore all'innovazione, ricerca e sviluppo, Maurizio Bergamini, ha erogato contributi che hanno superato, in media, tra 2009 e 2012, i dieci milioni l'anno. Quasi 1.500 i progetti di R&S finanziati dal 2006 all'anno scorso. Sorprendono, poi, i tempi medi netti per le pratiche delle domande di sostegno a R&S da parte delle imprese: «Solo tre mesi per gli impegni dei fondi – dice Bergamini – e due e mezzo per la liquidazione degli importi».

Hanno una chiara impronta green grandi imprese altoatesine come Stahlbau Pichler e Microgate, che hanno beneficiato del clima favorevole alle imprese in Alto Adige. Walter Pichler, fondatore insieme col fratello Ferdinand dell'omonima azienda di Bolzano, definisce così il dna dell'azienda nata 35 anni fa e specializzata nella progettazione, produzione e costruzione di strutture in acciaio e facciate continue (edifici civili, complessi industriali, ma anche ponti e altre infrastrutture): «La nostra idea è sempre stata quella di guardare avanti e di puntare a realizzare strutture moderne. Vedevamo che all'estero si costruiva di più con l'acciaio e ci abbiamo provato anche noi». Il lavoro dell'azienda altoatesina (fatturato 2013 a 63 milioni, circa 200 collaboratori, 70% dell'attività all'estero) ha oggi forti attinenze con l'efficientamento energetico, al Nord come al Sud del mondo perché, se è vero che molte realizzazioni si caratterizzano per capacità di resistere al freddo, ora la scommessa per Stahlbau Pichler è realizzare opere con caratteristiche di gestione del caldo: «Nel prossimo futuro punteremo verso l'Africa», dice Walter Pichler.

Nasce in un contesto green l'idea imprenditoriale di Microgate, azienda bolzanina dei fratelli Roberto e Vinicio Biasi. «Tutto comincia per caso nel 1989 – ricorda Vinicio Biasi, ceo dell'azienda che oggi conta oltre 40 dipendenti e sta per chiudere il 2013 con un fatturato a 7,5 milioni (+8% sul 2012) – quando mio fratello, che gareggiava per la squadra universitaria italiana di sci, per esigenze sportive (fissare i tempi delle discese) si inventa un sistema telematico di cronometro via radio e non via cavo. Ne nasce un'attività imprenditoriale che in breve tempo ci porta a essere leader di mercato». Microgate opera nel timing e nel training sportivo, ma commercializza anche contatori di fotoni e sistemi per ottiche adattative dei più grandi telescopi al mondo. Dalle montagne innevate della Green region d'Italia alle stelle.

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