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Questo articolo è stato pubblicato il 05 novembre 2013 alle ore 10:58.

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Virus RsvVirus Rsv

La sola parola fa correre un brivido lungo la schiena di ogni donna che sta per partorire: streptococco B. Il più virulento, arcaico, infido batterio sul pianeta Terra, che può causare infezioni gravi nel neonato, come meningite, polmonite e setticemia. Se una donna risulta positiva all'esame, le vengono somministrati antibiotici prima e durante il parto. Poi, si spera che anticorpi e medicine siano passati al piccolo. Seguono ore, giorni di apprensione. Perché un bimbo su duemila che nasce da mamma infetta, purtroppo, non ce la fa, come dicono le statistiche.

E quante morti in utero provoca questo batterio (tecnicamente, streptococco beta emolitico di gruppo B)? Se passa attraverso la placenta, può portare al triste fenomeno della morte in utero, silenziosa e inspiegabile, portatrice di dolore e a volte di infondati sensi di colpa nelle donne.
E che dire del virus respiratorio sinciziale, prima causa di ricovero dei neonati? È la causa principale delle bronchioliti, malattia grave nei prematuri e fonte di preoccupazione anche per gli altri neonati. Più diffuse di quanto si pensi. Una malattia a tradimento, che può colpire il piccolo subito dopo la nascita, spesso frantumando le speranze della mamma di proseguire l'allattamento al seno. Il virus può causare anche polmoniti e asma e viene ritenuto responsabili di molti casi di morte in culla (Sids, Sudden infant death syndrome).

Ora, però, si accende la speranza di debellare sul nascere queste diffuse e a volte gravi patologie nei neonati. E la soluzione viene studiata in Italia, a Siena, tra le colline coltivate a Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot, nell'epicentro del Chianti classico.
È qui che lo scienzato più celebre al mondo nel campo dei vaccini, Rino Rappuoli, lavora («Perché questa è la mia terra», dice): al Novartis Vaccines and diagnostics research center, uno dei fiori all'occhiello della ricerca internazionale, con oltre 300 ricercatori che operano nei laboratori di Siena altri 180 in tutti i continenti.
Il vaccino contro lo streptococco B del team di Rappuoli è in fase II di sperimentazione. Presto saranno disponibili i primi dati relativi alla sicurezza e all'efficacia in volontari adulti. «L'obiettivo sarà vaccinare la gestante, per trasmettere il vaccino al bimbo in grembo – dice Rappuoli –. Possiamo farcela a realizzare questo obiettivo: sono ottimista». Neonati già vaccinati, con un passaporto per la vita: un sogno possibile, quindi.

Il vaccino contro il virus respiratorio sinciziale, invece, sta andando adesso in fase I, per valutarne la sicurezza e la tollerabilità. «Il virus respiratorio sinciziale (Rsv) è l'ultima malattia seria dei bambini non ancora contrastata da vaccini – aggiunge Rappuoli –. Causa forti costi di trattamento in ospedale. Va debellato». Anche in questo caso, l'obiettivo sarà vaccinare in utero. Si stima che nei soli Stati Uniti il virus causi il ricovero di circa 100mila bambini all'anno, con un costo di trattamento di circa 300 milioni di dollari. Anche in età adulta l'Rsv guida la classifica delle cause di ricovero per affezione respiratoria acuta.
Novartis Vaccines è abituata a lavorare su più fronti. È ora in arrivo a dicembre anche in Italia il nuovissimo vaccino contro la meningite da meningococco B, esclusiva Novartis, made in Italy. Creato a Siena da Rappuoli e il suo team. Il meningococco B causa sei casi su 10 di meningite. Ora lo si potrà combattere ad armi pari. Altri vaccini sono in arrivo. Oltre al grande classico: quello contro l'influenza.

«In Novartis difendiamo il valore non solo sanitario ma anche sociale delle vaccinazioni – spiega Rappuoli –. Collaboriamo con l'Organizzazione mondiale della sanità e con l'Unicef, di cui siamo uno dei maggiori fornitori, in particolare per i vaccini contro il batterio Haemophilus influenzae di tipo B e il virus della poliomielite. Lavoriamo all'obiettivo di eradicare questa malattia. Inoltre siamo nella Global alliance for vaccine and immunization, un consorzio di istituti di ricerca, governi e industrie, che mira ad assicurare a tutti i bambini una copertura vaccinale adeguata».
I vaccini possono salvare la vita. Ci pensino le mamme che sul web trovano informazioni spesso allarmistiche e su basi scientifiche esili. Il sogno di un pianeta con malattie prevenibili e curabili passa anche attraverso i vaccini.

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