Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 05 novembre 2013 alle ore 11:02.

My24

La finanza etica allarga la sua azione e inizia a camminare in ambiti meno conosciuti. Non è un caso che proprio oggi si apra la seconda edizione della Settimana dell'Investimento sostenibile e responsabile, in programma fino al prossimo 12 novembre in tre città itineranti (Milano, Roma, Bologna; per il programma completo degli eventi si veda www.finanzasostenibile.it). L'evento è organizzato dal Forum per la finanza sostenibile, un'associazione senza scopo di lucro nata nel 2001 (un'organizzazione multistakeholder) che raccoglie sia operatori del mondo finanziario sia soggetti direttamente o indirettamente coinvolti dagli effetti ambientali e sociali dell'attività finanziaria. La missione del Forum è quella di sollecitare l'integrazione di criteri ambientali, sociali e di governance nelle politiche e nei processi adottati dagli investitori.

Il Forum per la finanza sostenibile è parte di Eurosif (The european sustainable and responsible investment forum), un network pan-europeo la cui missione è la promozione della sostenibilità attraverso i mercati finanziari in Europa. Sono 17 gli eventi confermati per questa seconda edizione della Settimana dell'investimento sostenibile e responsabile, oltre 30 le società coinvolte tra partner e non. L'evento di apertura di oggi è dedicato al mercato retail, con la presentazione dei risultati della ricerca di mercato condotta dal Forum insieme a Doxa Metrics su "Gli italiani e l'investimento sostenibile e responsabile" ed i risultati dello studio di Vigeo "Green, social and ethical funds in Europe". La ricerca e l'indagine puntano ad identificare la penetrazione dell'investimento etico e socialmente sostenibile tra i risparmiatori, in particolare tra piccoli investitori. Il quadro che emerge vede un 23% circa di intervistati che affermano di conoscere i prodotti di investimento socialmente responsabile (Sri), mentre il 77% ne ha solo sentito parlare. Anche la conoscenza degli strumenti finanziari collegati agli investimenti in Sri appare frammentata. Ne deriva che l'offerta attuale manca di una caratterizzazione specifica: l'attribuzione più comune avviene per i fondi comuni di investimento, i fondi pensione, i prodotti assicurativi e le azioni. Per un risparmiatore su quattro gli aspetti ambientali, sociali e di governance hanno un elevato impatto sulle scelte di investimento; la scarsa conoscenza sul tema, la situazione economica attuale e l'elevata sensibilità verso le performance genera incertezza circa la profittabilità degli investimenti in Sri.

Ecco perché un ruolo fondamentale è svolto da quelle figure (promotore, assicuratore, banker, consulente indipendente eccetera) che accompagnano le decisione di investimento dei privati. Altro tema di grande interesse dell'edizione 2013 è quello dell'engagement come nuova opportunità per gli investitori istituzionali, con la presentazione di una linea guida per le forme di previdenza complementare. Questo sarà infatti il focus dell'evento conclusivo (12 Novembre), nell'ambito del quale verrà anche consegnato per la prima volta il premio per l'investitore sostenibile dell'anno. Tra gli altri argomenti che verranno trattati nel corso degli incontri meritano un cenno le nuove frontiere dell'impact investing e del responsible property investing, il ruolo dei decisori politici nella promozione di una cultura della sostenibilità in Italia e quello che possono svolgere i social impact bond, strumenti nuovissimi nel nostro Paese e sul quale stanno ragionando alcuni esperti.

I social impact bond possono essere configurabili come una partership tra diversi attori, sanciti da contratti bilaterali e finalizzati a raccogliere capitali privati per promuovere politiche innovative. Si tratta di uno strumento che al pari di altre forme contrattuali del tipo "pagamento a fronte del risultato" (Pay for result) è un meccanismo di finanziamento in cui il rendimento per l'investitore è determinato dagli impatti positivi generati da una deterninata attività. Non si tratta, quindi, di un bond nel senso tradizionale del termine ma il cuore di questo strumento è l'andamento di un'attività nel campo dell'innovazione sociale. Così l'investitore che finanzia il progetto, delegando a terzi la sua realizzazione, non scommette sull'aumento di un certo valore del suo capitale ma sulla capacità di generare valore sociale ed economico per una determinata comunità. È chiaro che si può ragionare con questa logica partendo da una premessa di fondo che in ambito socialmente responsabile valgono parametri diversi da quelli della finanza classica: i ritorni attesi sono più bassi e/o ottenibili in un arco temporale talvolta più lungo.

Commenta la notizia

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.