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Questo articolo è stato pubblicato il 05 novembre 2013 alle ore 10:58.

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«Mamma, dove butti quella bottiglia? Dalla a me, la porto a scuola». Piccoli eco-soldatini crescono. È la R-Generation, quella a cui il gruppo Sanpellegrino sta inculcando l'importanza del riciclo della plastica attraverso un gioco che coinvolge scuole e famiglie. Semplice come bere un bicchiere d'acqua. Sono i più piccoli, sensibilizzati a scuola e scatenati in una giocosa competizione, a insegnare ai genitori dove e come riporre le bottiglie di plastica vuote e perché riciclarle. Piccoli gesti quotidiani che cambiano la vita di tutti. Non c'è bisogno di demonizzare la plastica, basta gettarla nel contenitore giusto: questo il messaggio che Sanpellegrino, nell'ambito delle sue più ampie politiche di Csr, sta veicolando alla RGeneration.

Il tam tam si sta diffondendo a macchia d'olio con la seconda edizione della campagna educativa "Raccogli la plastica, semina il futuro" promossa dai marchi Levissima Issima, l'acqua minerale che nasce dai ghiacciai della Valtellina, e Nestlé Vera in Bosco, che sgorga in provincia di Padova. Partito l'anno scorso in trenta scuole di Milano, Sondrio e Firenze, il progetto si è allargato da nord a sud, coinvolgendo cento istituti primari di Milano, Roma e Napoli (con il patrocinio dei rispettivi Comuni), che hanno ricevuto materiali didattici con spunti ludico-ricreativi, oltre ai contenitori per la raccolta del Pet, resi riconoscibili e attraenti con illustrazioni che invitano il bambino a riporvi le bottiglie di acqua consumate in classe e a casa. A raccolta terminata, l'8 dicembre, le aziende di igiene urbana locale (Amsa a Milano, Ama a Roma, Asia a Napoli) peseranno i sacchi. Proprio così: li peseranno.

Perché in ogni città, la scuola che avrà raccolto più bottiglie in proporzione al numero di studenti riceverà un super-premio: rifornimento di tappetini, birilli e altro materiale didattico per le attività motorie. Un premio due volte sostenibile: la prima perché le scuole italiane sono sempre più assetate di materiali didattici (talvolta mancano perfino i gessetti per le lavagne); la seconda perché tutti i gadget sono realizzati in Pet riciclato. Così come i righelli destinati a ciascun alunno. Tutti vincitori in un gioco che, mostrando ai bambini le mille vite del Pet, li rende divulgatori di piccoli gesti quotidiani virtuosi. Loro hanno già imparato che una corretta gestione dei rifiuti è il primo passo per la costruzione di un pianeta più rispettoso dell'ambiente e più sostenibile. Ora tocca agli adulti. (C.R.d'A.)

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