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Questo articolo è stato pubblicato il 05 novembre 2013 alle ore 10:58.

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«Qui, nel vecchio magazzino dei pallet del pesce, abbiamo realizzato un teatro, dove si esibirà la compagnia degli abitanti di Lovund: lo inaugureremo stasera e verranno tutti e 400. In parte sul palcoscenico, in parte in platea, in parte di supporto organizzativo». A Shakespeare sarebbe piaciuto questo teatro in legno («Norwegian wood» di beatlesiana memoria) che ricorda il suo «Globe» londinese.

Aino Olaisen è una delle donne-simbolo dell'imprenditoria norvegese, come amministratore delegato e co-proprietaria della holding Vigner Olaisen AS (che è il maggiore azionista dell'azienda ittica Nova Sea) nonché come consigliere d'amministrazione di una decina di società controllate. Ma è anche vicesindaca della piccola isola, quartier generale della società fondata dal padre. Il teatro è solo una parte del piano messo in campo dal suo Comune e dalla sua azienda per «rendere felice» – dice – la piccola comunità nella quale quasi tutti gli adulti lavorano nella preparazione e nella spedizione del salmone o nei servizi correlati. Una strategia di Csr (corporate social responsibility) all'avanguardia, a 200 km dal Circolo polare artico.

A partire dal sostegno alle famiglie, con il riconoscimento di un anno di assenza dal lavoro retribuita in caso di maternità e paternità per entrambi i genitori (ben oltre le pur generose normative norvegesi del parental leave). Non a caso la media di figli è quattro per ogni nucleo. Non mancano attività sportive e culturali, come le escursioni nella riserva che ospita ogni anno, da aprile ad agosto, 200mila puffin, gli uccelli «pulcinella di mare» simbolo della Norvegia. Tutto è a misura di famiglia. Qui la crisi economica non esiste.
«L'acquacoltura ha salvato l'isola dallo spopolamento – dice Aino Olaisen – e ha portato sviluppo. Ma il benessere tocca a noi costruirlo, con politiche concrete a favore della nostra comunità». L'impronta sociale e didattica della Nova Sea deriva dal background del padre di Aino (ora scomparso): un maestro elementare che, con altri amici, si è reinventato imprenditore per salvare il suo villaggio, immerso nel mare di Norvegia, dall'abbandono.

I salmoni Nova Sea, confezionati in una fabbrica-modello che si affaccia sul porticciolo, arrivano in tutto il mondo. Anche in Italia, dove sono promossi dal Norwegian seafood council, attraverso incontri con i grossisti, con i rappresentanti della grande distribuzione organizzata e con i consumatori. Non solo il bestseller salmone, che ha vendite in progressione, pari a 180 milioni di euro, ma anche il merluzzo, fresco o lavorato come stoccafisso e come baccalà.
La porta del teatro si chiude sui carpentieri-volontari che danno gli ultimi ritocchi alla sala, sorridendo. «Mi piacerebbe ospitare cori, orchestre, compagnie teatrali di altri Paesi, per aprirci di più al mondo – conclude la presidente Olaisen – magari attivare gemellaggi con città all'estero dedite all'acquacoltura». Perché non Orbetello? Il parco della Maremma è più simile alla riserva di Lovund di quanto a prima vista non sembri. (L.L.P.)

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