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Questo articolo è stato pubblicato il 10 gennaio 2013 alle ore 18:40.

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Bersani: via l'Imu per chi paga 400-500 euro. Misura coperta con una patrimonialeBersani: via l'Imu per chi paga 400-500 euro. Misura coperta con una patrimoniale

«Eliminare l'Imu per chi sta pagando fino a 400-500 euro» per questa imposta. Lo ha detto Pierluigi Bersani a Porta a Porta. Il minor gettito andrebbe compensato alzando le altre aliquote progressivamente e mettendo «un'imposta personale» sui «grandi patrimoni immobiliari».
«L'Imu é stato un calice amaro per il ceto medio e non solo per quello», ha detto il segretario del Pd.

Irpef: abbassare l'aliquota più bassa
«Il nostro progetto è una semplificazione delle aliquote, un abbassamento dell'aliquota più bassa e una relativa correzione di quella più alta senza pensare alla Francia», ha detto Bersani parlando delle aliquote Irpef. «Possono esserci degli elementi di riequilibrio, che vengano compensati facendo pagare una certa solidarietà, ma per me il punto è come fare emergere le ricchezze. Credo che ci sia la possibilità se solo decidiamo di farlo. Certo questo espone un governo a dei contraccolpi». Quanto al «redditometro, non lo vedo francamente risolutivo», ha detto Bersani.

No a una patrimoniale sui beni mobili
Bersani dice che non intende imporre una "patrimoniale" sui valori mobili, ma chiede un meccanismo capace di fare "emergere la ricchezza", perché al momento sono troppo pochi quelli che dichiarano di essere benestanti. «Devo dire per l'ennesima volta: non ho mai parlato di patrimoniale in senso stretto. Io sto parlando di tassazione sugli immobili, credo che possiamo fare un'operazione redistributiva, non di aggravio nel complesso». Siamo in un paese «in cui lo 0,9% dei contribuenti dichiarano più di 100mila euro l'anno. Io vorrei delle misure incisive per fare emergere la ricchezza, non è solo lotta all'evasione. Per reggere il sistema di welfare lo so che un qualche meccanismo di compartecipazione aiuta, ma come faccio a farlo se non so chi è ricco e chi è povero?».

Manovra correttiva? Non la ritengo inevitabile
Una manovra correttiva «non la ritengo inevitabile», comunque che è necessario vedere i dati dell'economia. «L'equilibrio dei conti che dobbiamo rispettare - ha evidenziato - verrà messo alla prova dei fatti». Il 2013, «lo dirò agli italiani è un anno difficile». In ogni caso la manovra economia «non la indico, non dico nulla, a febbraio-marzo si capisce meglio», con i dati alla mano.

Rispetteremo gli impegni di bilancio
Se il Pd andrà al governo manterrà gli impegni con l'Ue, ha assicurato Bersani «Non si dica che i progressisti vogliono venire meno agli impegni», ha detto il segretario del Pd. «So benissimo che purtroppo i governi che abbiamo avuto alle spalle hanno dovuto contattare impegni di bilancio strettissimi perché eravamo in assenza di credibilità. Noi dobbiamo rispettarli».

Detassazione senza precariato
La proposta che prevede la detassazione dei contratti di lavoro ai giovani é una proposta seria se non crea ulteriore precariato, ha detto Bersani, commentando, le parole di Silvio Berlusconi. «Mi
spiace che Berlusconi non abbia notato che una delle nostre battaglie in parlamento prevedeva che il lavoro stabile costasse meno", ha detto Bersani. «Se si intende che bisogna creare un sistema di convenienze alle imprese nel momento in cui il giovane, ma non solo il giovane, ha un contratto a tempo indeterminato, mi sembra una proposta molto seria. L'importante é non incoraggiare un ulteriore precariato".

Senza maggioranza al Senato è premier chi prende più voti
Se il centrosinistra non avesse la maggioranza al Senato «io garantisco sempre la mia disponibilità» nelle mani del presidente della Repubblica ma «il presidente del consiglio resta chi prende più voti. E non lo dico per Bersani ma per il paese». Su Twitter scrive: «L'Italia ha problemi e riforme da affrontare. Ha diritto a governo stabile con il 51%, che ragioni come se avesse il 49%».

Junker faccia un passo avanti: interventi sul lavoro
«Juncker faccia un passo avanti: non é questione di euro, bisogna mettere al centro politiche economiche e di occupazione«, ha detto Bersani. Avere un lavoro «significa mantenere la famiglia ma anche dignità economica, e le politiche anche europee non tengono conto di queste priorità. Io confermo la necessità di austerità ma l'assorbimento del debito deve prendere una dinamica di medio periodo. Dico a Juncker: 'Il problema e controllarci di più tra noì? Benissimo, ma questo a costo di allentare l'austerità per interventi che diano lavoro».

Accordo fatto con i socialisti
Vi siete messi d'accordo coi socialisti? «Sì, sì», risponde Bersani a Porta a porta Quindi, «accordo fatto», chiosa Vespa.

Pensavo Monti fosse super partes: mi sono sbagliato
Pier Luigi Bersani é stato infastidito dalla discesa in campo di Monti? «Io ragiono per l'italia. Per l'Italia non mi é sembrata l'operazione più felice. Perché io pensavo che la figura di Monti potesse essere utile se manteneva un carattere di terzietà. Evidentemente mi sono sbagliato visto che Monti ha sviluppato una passione politica».

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