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Questo articolo è stato pubblicato il 15 gennaio 2013 alle ore 18:00.
L'ultima modifica è del 15 gennaio 2013 alle ore 16:33.

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Stop al contrassegno della Lega Nord per una "m" in maiuscolo nella scritta "TreMonti". Bocciata la lista civetta clone del Movimento 5 Stelle. Su un totale di 219 simboli presentati in vista delle elezioni politiche di febbraio, sono 169 quelli accettati, 34 quelli ricusati (i depositanti sono invitati a sostituirli entro 48 ore) e 16 i simboli dichiarati senza effetto per carenza di documentazione. Lo ha sottolineato il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri oggi a Grosseto per la firma del protocollo d'intesa per la tutela della legalità negli appalti ai fini della prevenzione dei tentativi di infiltrazioni di criminalità organizzata nella realizzazione dei lotti 5, 6, 7 e 8 nel tratto Grosseto-Siena. Bocciati tutti i simboli civetta.

I tre elenchi
I dati sono stati confermati poi dallo stesso Viminale. Il ministero ha elaborato tre elenchi: i simboli ammessi, quelli senza effetti e quelli ricusati. È stato ricusato il simbolo della Lega Nord che aveva al suo interno i nomi di "Maroni" e di "TreMonti" con la 'M' maiuscola. La Lega, nelle prossime 48 ore, potrà sostituire il simbolo oppure ricorrere in Cassazione. Minimizza Roberto Calderoli: «Abbiamo provveduto a ridimensionare la "M" sulla linea delle altre lettere del nome "Tremonti" all'interno del simbolo della Lega Nord. Ripresenteremo il simbolo, il problema é risolto». Il ministero ha ricusato anche il simbolo "Liberi da Equitalia", lista coalizzata con il Pdl sia alla Camera sia al Senato.

Viminale ricusa simbolo civetta Grillo
Il ministero dell'Interno ha deciso di ricusare il "simbolo civetta" clone di quello del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che era stato depositato dall'ex grillino Danilo Foti. Ora, Foti ha 48 ore di tempo per modificare il suo contrassegno. «Ha prevalso il buon senso», è stato il commento dell'ex comico. Il leader del movimento ha poi sottolineato che la vicenda del simbolo dimostra che hanno tentato di «farci fuori».

Stop anche per simboli civetta Monti e Ingroia
Semaforo rosso anche per i due simboli civetta che copiavano quelli del premier uscente Mario Monti ("Monti presidente per l'Europa") e del magistrato Antonio Ingroia ("Rivoluzione Civile").

I bocciati
Questo l'elenco dei simboli non ammessi dal Viminale alle elezioni: "ValleCamonica Provincia", "Italia società civile", "Democratici di sinistra", "Fronte dell'Uomo qualunque", "Italia Opera", "Italia dei Valori - Lista Di Pietro (Idv)", "Fronte per l'Indipendenza", "Partito dei Comunisti italiani", "Federazione dei Verdi", "Veneto Stato" (presentato due volte), "Rifondazione Comunista-Sinistra Europea", "Partito Italia Nuova", "Come ci hanno ridott0", "Democrazia Europea" (anche in questo caso si tratta di simbolo presentato due volte).

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