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Questo articolo è stato pubblicato il 22 gennaio 2013 alle ore 15:00.
Lombardo alla testa del Partito dei siciliani
Torna in corsa Raffaele Lombardo, ex presidente della Regione siciliana: guiderà la lista del Partito dei Siciliani - Mpa al Senato alle prossime elezioni politiche.
Losi candidata: è la moglie del pianista del Cavaliere
C'è la moglie del pianista del Cavaliere nelle liste toscane del Pdl. Si chiama Simonetta Losi, cantante e consigliera comunale a Sarteano (Siena). Nota alle cronache per aver intonato l'inno ufficiale del partito, Gente della libertà (scritto in tre ore dall'ex premier con l'ausilio della deputata, fedelissima del Cavaliere, Maria Rosaria Rossi, ricandidata al quarto posto nelle liste per il Senato) nella cornice settecentesca di villa Gernetto, agli stati generali del Pdl.
Giornalisti in tutte le liste
Fitto il capitolo dei giornalisti in lizza. Augusto Minzolini, fra le polelemiche, è il numero due delle liste Pdl per il Senato in Liguria. Le liste liguri hanno scontentato tutto il partito, scajoliani e non. Tanto da far dire al coordinatore regionale Scandroglio: invasione inopportuna». Il Pd schiera in Sicilia il giornalista Corradino Mineo, ex direttore di RaiNews 24. Nelle file del Pd anche Massimo Mucchetti, capolista al Senato in Lombardia. Candidato in Sicilia anche Sandro Ruotolo, storico inviato di Michele Santoro. Lui ha scelto la lista Ingroia.
Grassi nella lista Ingroia, dopo la presenza ai funerali di Gallinari
L'ex parlamentare del Prc, Claudio Grassi, è nella lista Ingroia, nonostante le proteste per la sua presenza ieri ai funerali dell'ex Br Prospero Gallinari, morto a 62 anni per un infarto a Reggio Emilia, che si è svolto sabato in provincia di Reggio Emilia. «Non credevo - ha scritto Grassi sul suo blog - che partecipare a un funerale di una persona che conoscevo potesse creare un caso politico».
Fuori Alfonso Papa: spazi decisionali di Berlusconi ridotti
Escluso dalle liste del Pdl, Alfonso Papa - ex magistrato, coinvolto nell'inchiesta P4 - attacca il Cavaliere. «Un leader politico deve assumersi in certi momenti delle responsabilità. È evidente che gli spazi decisionali di Berlusconi siano ridotti, altrimenti dovremmo pensare che esista una assoluta incoerenza tra quello che egli rappresenta in tv e quello che fa». Papa ha detto che non voterà Pdl: «Rispetto alla percezione di un leader incidono anche i comportamenti delle persone».
Razzi e Scilipoti paracadutati in Abruzzo e Calabria
C'è anche il capitolo dei transfughi Idv, Domenico Scilipoti e Antonio Razzi. I due deputati, ora passati all'incasso, che dall'Idv appoggiarono il Pdl permettendo al governo Berlusconi di sopravvivere fino alla passaggio di mano a Monti. I due ex Responsabili sono stati paracadutati al Senato anche se in posti non sicurissimi: Antonio Razzi quarto in Abruzzo e Domenico Scilipoti, sesto in Calabria.
Scajola fuori, ma non rinnega Berlusconi
Scajola è fuori dalle liste. Attacca il Pdl, diventato nell'ultimo periodo «una giungla», ma non rinnega Berlusconi. Racconta che è forte la delusione per le candidature in Liguria, ma dice che non ci saranno rotture. Dice di avere un rapporto antico con Berlusconi, di aver dedicato a Forza Italia la sua vita politica. Eppure i suoi fedelissimi stanno pensando alla formazione di un nuovo partito che potrebbe chiamarsi 'Popolo della Liguria', una forza regionale che si federa con il partito nazionale.
Urso e Ronchi esclusi, ma restano nel centrodestra
Fuori dalle liste Adolfo Urso e Andrea Ronchi, annunciano di restare nel centrodestra. «Abbiamo creduto e continuiamo a credere nella possibilità che nasca in Italia, finalmente, un centrodestra popolare, riformista ed europeo, a questa prospettiva abbiamo dedicato la nostra vita e il nostro
impegno. E su questa linea continueremo ad operare al di là delle convenienze personali», scrivono con Pippo Scalia, Maurizio Saia e Giuseppe Menardi, della componente Fareitalia per la Costituente popolare,
Verdini trasloca a palazzo Madama nonostante l'inchiesta P3
L'ha spuntata, ma trasloca a palazzo Madama, Denis Verdini, coordinatore del Pdl, nonostante sia finito nell'inchiesta P3 e inquisito per la bancarotta del Credito Cooperativo Fiorentino. Fanno un passo indietro, fra gli altri, Marco Milanese, Marcello Dell'Utri, Mario Landolfi.
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