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Questo articolo è stato pubblicato il 25 gennaio 2013 alle ore 10:43.
Mario Monti, su Radio Uno, apre alla possibile alleanza con il Pdl «magari non guidato da Berlusconi» dopo il voto. Il leader di Scelta Civica parla dapprima di una possibile alleanza con il Pd. «Dipenderà da quali politiche l'onorevole Bersani riterrà di mettere in campo», chiarisce. «Se sono quelle che vengono espresse con piena legittimità dalle componenti più massimaliste - aggiunge - non ci sarà proprio la possibilità di un lavoro comune».
L'apertura del professore (con condizione) al Pdl
Poi l'apertura al Pdl: «Poniamo che il Pdl, magari non sempre guidato dall'onorevole Berlusconi... si potrebbe benissimo immaginare una collaborazione con quella parte, una volta mondata e emendata dal tappo che per natura sua impedisce le riforme». Immediata la replica del segretario del Pdl Angelino Alfano: «Se c'è qualcuno o qualcosa di cui l'Italia ha bisogno di essere "mondata" è il governo tecnico. Il Pdl o è con Berlusconi o non è, se lo tolgano dalla testa».
Il Cavaliere: Confindustria delusa da agenda Monti
«Abbiamo tutte le carte per vincere - afferma Silvio Berlusconi dal palco, aprendo insieme ad Angelino Alfano, al teatro Capranica a Roma, la kermesse per la presentazione dei candidati alle politiche. -. All'opposizione è più dura ma noi intendiamo essere maggioranza». L'ex premier confida che gli elettori cattolici voteranno per il Pdl. In un intervento a Canale 5 L'ex premier commenta anche il Progetto per il Paese presentato da Giorgio Squinzi: «Confindustria ha lanciato la sua proposta perché é delusa dall'agenda Monti che prevede la prosecuzione di una politica economica che ha portato la recessione e che ha portato alla chiusura di 365 imprese, una al giorno».
Monti ironico verso il passato
«Chi é contento di quello che é successo negli ultimi vent'anni può votare con il Pd collegato con l'estrema sinistra o il Pdl collegato con la Lega».
Lo confessa Monti alla radio dicendo che gli elettori hanno davanti «una scelta facile» se vogliono votare quelle formazioni «che hanno tenuto in piedi o in ginocchio per vent'anni l'Italia». «Ho voluto dare agli italiani una possibilità nuova», osserva il Professore.
Sabato a Milano comincia il tour elettorale
Da sabato 26 gennaio inizia a Milano il tour della campagna elettorale di Mario Monti: «Sì, girerò per l'Italia con i limiti che derivano dal fatto che sto gestendo un governo ancora in carica». La sua lista, secondo le previsioni, é attualmente attorno al 10% e con gli alleati di coalizione dovrebbe raggiungere il 15%-16%.
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