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Questo articolo è stato pubblicato il 27 gennaio 2013 alle ore 18:30.
L'ultima modifica è del 27 gennaio 2013 alle ore 14:47.
Anche l'Unione europea critica l'uscita di domenica di Berlusconi sulle leggi razziali e il Mussolini che «fece cose buone». «Nelle politiche europee, nei parlamenti europei e persino in alcuni governi ci sono partiti e voci che nutrono questo tipo di odio. È preoccupante. Per questo è necessario che tutti i leader politici prendano posizione contro». Così la Commissaria Ue Cecilia Malmstrom ha risposto a una domanda sulle parole di Berlusconi sul fascismo. A Roma Gianfranco Mascia, candidato alla Regione Lazio per Rivoluzione Civile, ha presentato un esposto alla procura della capitale per le affermazioni di ieri dell'ex premier.
Berlusconi: polemica gonfiata per campagna elettorale
Ospite del Tg5, Berlusconi ha ribadito che è stata «una polemica gonfiata solo per la campagna elettorale». Alla domanda se si sia trattato di una gaffe o di un ragionamento elettorale, l'ex Premier ha risposto: «Nè l'uno nè l'altra. Ho detto con chiarezza inequivocabile che le leggi razziali resteranno sempre come un marchio di infamia per Mussolini e tante altre volte ho criticato ogni dittatura». Dunque, ha rivendicato Berlusconi, «su di me non si possono avanzare dubbi se non per speculazioni politiche». E «agli esponenti della sinistra» che lo hanno criticato ha replicato: «A loro vorrei chiedere quale altro premier è stato fino all'ultimo considerato l'amico migliore di Israele».
Brunetta: su Mussolini gli italiani la pensano come Silvio
Secondo l'ex ministro Renato Brunetta (Pdl) da Silvio Berlusconi sono arrivate, su Mussolini, «parole di buon senso», forse collocate «in un momento sbagliato, di estrema delicatezza, come la giornata della memoria». «Gli italiani - ha aggiunto l'economista -, pur condannando il regime, riconoscono nella storia quello che é stato e quindi anche si riconoscono, in parte, nelle parole di Berlusconi».
La frase: a parte le leggi razziali, «Mussolini per altri versi ha fatto bene»
La campagna elettorale nei suoi toni più accesi non ha infatti risparmiato la giornata della memoria. «Non ci può essere alcun equivoco sulla dittatura fascista, lo ribadisco, anche se pensavo che questo dato fosse chiaro per tutta la mia storia politica passata e presente. Mi spiace che qualcuno da sinistra abbia cercato di imbastire una speculazione politica sulle mie dichiarazioni, evidentemente con la finalità di fare campagna elettorale». Silvio Berlusconi è intervenuto nel tardo pomeriggio di domenica per chiarire il senso delle sue parole sulle responsabilità del fascismo, pronunciate in mattinata.
Il Cavaliere partecipa a sorpresa al Memoriale della Shoah
Presente a sorpresa al Memoriale della Shoah a Milano, per partecipare alla cerimonia di inaugurazione del museo presso il binario 21 della stazione centrale (quello da cui nel '44 partivano i treni con i deportati nei campi di sterminio), il Cavaliere aveva infatti sostenuto che la vera colpa di Mussolini sono state le leggi razziali ma che «per tanti altri versi» il Duce «aveva fatto bene». «Non abbiamo la stessa responsabilità della Germania, ci fu, da parte nostra, una connivenza che, all'inizio, non fu completamente consapevole», aveva detto. Immediatamente sul presidente del Pdl si era abbattuto la bufera.
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